. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] Māni, di un Pentateuco e di un Eptateuco. Che, in generale, ci sia stato un canone di scritture valevole per tutte le chiese manichee - sparse, com'è noto, dalla Cina all'Africa, in paesi di lingua diversa e in mezzo a popoli di diversa religione - è ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] governo dell’Impero, anche per quanto riguarda territori che non gli sono sottoposti direttamente. Il famoso editto di condanna dei manichei è contenuto in un rescritto al proconsole d’Africa Iulianus. L’editto è inviato a nome dei tetrarchi, ma è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età cartesiana il momento decisivo del dibattito sul male è rappresentato da Bayle [...] tratti della malvagità degli uomini o del dolore fisico. Nelle voci del Dizionario che trattano il manicheismo (Manichei, Marcioniti, Pauliciani), a questo carattere contraddittorio del Dio cristiano viene data un’immagine definita proprio attraverso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aspirazioni di riforma della Chiesa ed eresie nei primi due secoli dopo il Mille
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel [...] , sulla base delle testimonianze dei cronachisti, è impossibile. La Cronaca di Ademaro di Chabannes, per esempio, definisce genericamente manichei tutti gli eretici di cui fa menzione, come quelli d’Aquitania che, nel 1018, vanno dicendo che il ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] Ulteriormente (in Harvard Theolog. Review, 1927, p. 117), egli ricollegava l'uso del termine massa alla concezione caratteristicamente manichea della bolos (βῶλος) che si ritroverebbe in S. Agostino (cfr. anche Burkitt, The Religon of the Manichees ...
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FOZIO, patriarca di Costantinopoli
Giovanni Soranzo
Nacque intorno all'827 da nobile casato; suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora, e probabilmente questo matrimonio, più [...] Oeconomus, Atene 1858); il Lexicon (ediz. S. A. Naber, Cambridge 1864). Altri scritti si conservano di lui contro i manichei e i pauliciani e sulla famosa controversia coi Latini circa la processione dello Spirito Santo (De Spiritus Sancti mystagogia ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] , accenna alla vita di cristiani parti, medi e di Hatra. In Persia sono presenti tanto eretici cristiani, quali marcioniti e manichei, quanto cattolici, come i fedeli deportati da Shabur I nel corso delle sue incursioni in Occidente alla metà del III ...
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FLORIO, Francesco
Paolo Viti
Le notizie sulla vita del F. sono piuttosto scarse, soprattutto per quanto riguarda gli anni della giovinezza. Si sa che nacque a Firenze - anche se il cognome non rientra [...] ai santi Barnaba, Paolo e Agostino, fino al frate domenicano Pietro da Verona, che liberò l'Italia dall'eresia dei manichei. L'eloquenza appare così al F. capace di risolvere le guerre, consolidare la pace, spingere alla misericordia, unire i ...
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TEODOSIO I il Grande, imperatore
Gastone M. Bersanetti
Imperatore romano dal 19 gennaio 379 al 17 gennaio 395. Figlio del magister equitum Teodosio (v.), nacque nella Spagna, a Cauca, secondo il Seeck [...] La sua opera dal 381 in poi fu diretta instancabilmente alla soppressione dell'eresia.
Gravi misure prese contro i manichei e gli apostati dal cristianesimo. Quanto al paganesimo si limitò dapprincipio a interdire i sacrifici cruenti (25 dicembre 381 ...
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La vita dei santi Barlaam e Josaphat, cioè del pio eremita e del giovane principe, figlio del re pagano dell'India Abenner, che l'eremita converte alla rinunzia cristiana, ci è conservata in: a) tre redazioni [...] . der Preuss. Akad. der Wissensch., II, 1909, pp. 1204-5, e 1208-11). Intorno all'ipotesi d'un prototipo manicheo, anziché cristiano, redatto originariamente in sogdiano e di cui il frammento scoperto sarebbe una traduzione ad uso dei Turchi uigurici ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...