Ambrogio
Dottore della Chiesa (Treviri 333 o 340-Milano 397), santo. Rimasto orfano del padre, che a Treviri era forse prefetto al pretorio, si recò a Roma con la madre, la sorella Marcellina (monaca [...] ), ma coniatore efficace di formule largamente accolte, diede ottima prova nel governo ecclesiastico: avversario di eretici (anche i manichei, Gioviniano e Apollinare di Laodicea) e dissidenti (l’antipapa Ursino; meno felice fu A. nei rapporti con ...
Leggi Tutto
Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] . Nasce nel 3° sec. con traduzioni dal greco di testi biblici (Antico e Nuovo Testamento) e gnostici (ermetici, manichei). I primi esempi di letteratura copta originale datano al secolo successivo con Pacomio, fondatore del monachesimo cenobita ed ...
Leggi Tutto
VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] verso il 180, o fino al 200 se si ammette una dipendenza dagli Atti di Pietro. Per l'uso fatto dai manichei e priscillianisti si esagerò nel parlare della sua origine ereticale. Non si esclude poi che nel suo nucleo primitivo questo apocrifo possa ...
Leggi Tutto
PURGATORIO
Enrico ROSA
Luigi GIAMBENE
. Secondo la dottrina cattolica, è un luogo o stato di espiazione e pena temporanea, in cui le anime dei giusti, morti nello stato di grazia ma non ancora mondi [...] In Cant., XXVI, 9-11), i valdesi, gli enriciani, e più radicalmente i catari o albigesi come derivazione dei manichei, fino al protestantesimo, che della negazione finì per fare uno dei capisaldi della sua dottrina. Dopo molte esitanze, ritrattazioni ...
Leggi Tutto
LAO-TZE, o, più esattamente, Lao-tzŭ
Giovanni Vacca
Filosofo cinese del sec. V a. C., di cui non si conoscono con certezza né il nome, né date esatte, né le vicende della vita. Lao tzŭ è un soprannome [...] fine del sec. II d. C., buddhismo e taoismo sono considerati come due dottrine che si completano a vicenda. Prima i manichei, poi i nestoriani, trovarono in questo libro le espressioni con cui parlarono poi la prima volta in Cina dei concetti del ...
Leggi Tutto
Il portiere di notte
Andrea Maioli
(Italia 1974, colore, 115m); regia: Liliana Cavani; produzione: Robert Gordon Edwards per Lotar; soggetto: Barbara Alberti, Amedeo Pagani, Liliana Cavani; sceneggiatura: [...] di notte compie un lungo viaggio dentro la notte della psiche umana, dove i concetti definitivi che piacciono ai manichei vengono infranti con violenza, dove le linee di confine si confondono e le catalogazioni risultano impossibili. L'ex nazista ...
Leggi Tutto
Nacque a Cesarea di Cappadocia nel 329. Trascorse l'infanzia presso la nonna Macrina a Neocesarea del Ponto. A Cesarea frequentò il corso di retorica e di filosofia, quindi, si recò a Costantinopoli e [...] Nazianzo, B. scrisse per confutare alcune dottrine eretiche possediamo solo il libro contro Eunomio, mentre l'opera contro i Manichei, di cui parla Agostino nel Contra Julianum (I, 16), non ci è pervenuta. Il libro contro Eunomio (Confutazione dell ...
Leggi Tutto
Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] in giudizio. In particolare, la pena di morte, che fino a quel momento non era stata prevista che per i manichei in materie simili, è brandita come minaccia nei riguardi di quanti, battezzati, ritorneranno alle loro antiche pratiche19. Questa misura ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] .
Sappiamo di un’antica e radicata attività marcionita in Siria31, come pure della presenza di ariani, e infine di manichei. Ma a quest’epoca erano attivi in città anche i sabbatiani, cristiani giudaizzanti di tendenza quartodecimana, le cui origini ...
Leggi Tutto
turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] argomento funerario e guerriero. In turco uigurico (alquanto differente da quello dell’Orchon), e negli alfabeti runiformi, uigurico, manicheo, siriaco, sogdiano ecc., sono invece i testi scoperti dagli inizi del 20° sec. nel Turkestan orientale (9 ...
Leggi Tutto
manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...