Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] divina; e segue S. Agostino, ma nella dottrina da lui spiegata in difesa del libero arbitrio contro i manichei e i priscillianisti, piuttosto che nella forma acuita di rivendicazione della grazia e della predestinazione divina, contro i pelagiani ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] . L’imperatore infatti, accanto a una recrudescenza della legislazione nei confronti di alcune minoranze religiose quali manichei e criptomanichei26, mantenne un atteggiamento di relativa ‘tolleranza’: pur vietando in maniera assoluta il culto pagano ...
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Nicola Verola
Il 2012 dell’Unione Europea (Eu) è stato dominato, come buona parte dell’ultimo lustro, dall’eurocrisi. Diversamente dagli anni precedenti, si è però chiuso su una nota positiva, con un [...] ‘virtuosi’ europei del nord. A partire da quel momento, si è cominciato ad inquadrare la problematica in termini meno manichei. Da questo punto di vista, uno dei principali meriti delle politiche di risanamento promosse dai governi Monti e, in parte ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] diagnosi-terapia dell'alienazione centrata sullo schema del rovesciamento del mondo rovesciato. Accadde così che l'eresia gnostico-manichea, che la Chiesa cattolica aveva creduto di aver estirpato una volta per sempre, riemerse in forme trasfigurate ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] come suo "iniziatore" alla verità nascosta, nella quale Cantimori (p. 195) avverte "un'eco di eresie rinnovanti motivi manichei". Nel secondo dialogo Curione affida al personaggio del M. addirittura la difesa della tesi contenuta nel titolo, secondo ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] tibetana, dell'impero turco degli Uighur (dopo l'8oo d. C.) che, convertiti nel 763, seguono la religione manichea. Il manicheismo ispira affreschi e miniature; di grande interesse, specialmente per l'iconografia, quelli di Khocho (o Idiqutshähri ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] stesso del culto (politeismo e idolatria), che venivano ripetute, dalla fine del sec. III in poi, da neoplatonici, manichei ed eretici, particolarmente da Porfirio, Jerocle, Giuliano l'Apostata, Fausto e Vigilanzio. Ad essi risposero specialmente San ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] , S. Agostino vide nell'interpretazione allegorica il modo di rispondere alle accuse che contro l'Antico Testamento sollevavano i manichei suoi antichi compagni di fede (Confess., VI, 6 e 8). Più tardi, tornato in Africa (e verisimilmente nel 396 ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] carattere religioso e profano della tradizione culturale zoroastriana (m. pers. l., cioè medio-persiano dei libri) e i testi manichei ritrovati di recente a Turfan nel Turkestan cinese (m. pers. T.); per il dominio orientale quasi uniche fonti sono ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] Svizzera, si scostò da Lutero col suo sistema tinto di panteismo e di fatalismo, che attinge principî dai vecchi manichei e dal moderno Wycliffe; meno originale, ma più razionalista del maestro, avversa ogni mistero, riduce i sacramenti a semplici ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...