manicheismo
Religione fondata in Persia da Mani nel 3° sec. d.C. Il m. concepiva tutto l’esistente come espressione di una lotta perenne tra due principi opposti (dualismo manicheo): il bene, la luce, [...] lo spirito, Dio, in contrasto con il male, le tenebre, la materia, lo spirito demoniaco, Satana. I manichei costituivano una Chiesa con una propria gerarchia: gli uditori o catecumeni, gli eletti, i preti, i vescovi, gli apostoli e un capo, che era ...
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Nelle mitologie tradizionali, la forma arborea o vegetale nella quale il divino può manifestarsi o trasformarsi. È largamente presente nella religione greco-romana, ma occasionalmente emerge nello stesso [...] cristianesimo, nel quale la Croce è rappresentata nella tradizione manichea come albero e diviene segno arboreo universalmente presente della passione di Cristo. ...
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Nome di due santi: 1. A., vescovo di Tagaste (m. 429 o 430); concittadino, amico, discepolo e compagno quasi inseparabile di s. Agostino, a Cartagine, a Roma, a Milano; con lui, dopo aver insieme vissuto [...] e superato l'esperienza manichea, ricevette il battesimo (387) e con lui, tornato in Africa, prima di divenire vescovo (394), condivise la vita ascetica. Festa, 15 o (ordini agostiniani) 18 agosto. 2. A. Stilita (ὁ Κιονίτης), asceta (n. Adrianopoli ...
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zandaqa
Termine con cui in origine si indicava, in arabo, il complesso delle dottrine manichee con le quali l’islam condusse una polemica, spinta fino alla persecuzione, nei secc. 8° e 9°. In seguito [...] professasse un atteggiamento teorico o pratico di materialismo o ateismo. Furono accusati così di z. sia veri e propri manichei, come Ibn al-Muqaffa‛, sia pensatori e poeti eterodossi come Bashshar ibn Burd. Il valore generico di «eretico, eterodosso ...
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ZINDĪQ
Francesco Gabrieli
. Con questo vocabolo i musulmani fino dal sec. II dell'ègira (sec. VIII-IX d. C.) indicarono l'"eretico", dapprima applicandolo in un senso più specifico ai seguaci delle [...] seguisse un atteggiamento teorico o pratico di materialismo, ateismo e simili. "Zindīq" furono così qualificati sia veri e proprî manichei, come, a quanto sembra, fu Ibn al-Muqaffa‛, sia pensatori e poeti di dubbia ortodossia come Bashshār ibn Burd ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] diagnosi-terapia dell'alienazione centrata sullo schema del rovesciamento del mondo rovesciato. Accadde così che l'eresia gnostico-manichea, che la Chiesa cattolica aveva creduto di aver estirpato una volta per sempre, riemerse in forme trasfigurate ...
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FRANCO, Giovanni Giuseppe
Stefano Trinchese
Nacque a Torino il 22 genn. 1824 da Giovanni Giuseppe e da Maria Turletti, in una famiglia benestante. Insieme con il fratello maggiore Secondo, anch'egli [...] sui documenti dell'Archivio segreto Vaticano appositamente aperti al F. da Pio IX.
I limiti di un'identica visione manichea della storia si riscontrano nell'opera forse più interessante del F., gli Appunti storici sopra il concilio Vaticano I (editi ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] ; a sua volta Quṭb è stato profondamente influenzato dagli scritti di Mawdūdī, che in particolare sviluppano in maniera manichea ḥākimiyya o teocrazia (esclusiva sovranità politica immediata di Dio), ǧahiliyya (paganesimo generale del mondo moderno ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] di questa presenza sono visibili non solo nei testi manichei di Medinet Madi, nelle rielaborazioni e riscritture dei testi le traduzioni della Bibbia, di testi gnostici e di testi manichei, non possiamo pensare che un egiziano li potesse leggere o ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] e alla vita, alla cultura e alla natura. In ogni caso, è estranea a tale atteggiamento ogni concezione gnostico-manichea del mondo come regno del demonio, sebbene alcune forme di pietismo si siano pericolosamente accostate a una simile posizione ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).