Archeologo ed etnologo tedesco (Berlino 1860 - ivi 1930), direttore del Museo etnologico di Berlino. Diresse magistralmente le campagne di scavo tedesche nel Turkestan cinese (1904-14) che condussero alla [...] scoperta della civiltà greco-buddistica e di quella manichea dell'Asia centrale. Opere principali: Die buddhistische Spätantike in Mittelasien (1922-28); Auf Hellas Spuren in Ostturkestan (1926). ...
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STEIN, Sir Aurel
Esploratore e archeologo, nato a Budapest il 26 novembre 1862, morto a Kābul il 28 ottobre 1943. Compiuti gli studî in Austria, Germania e Inghilterra, entrò al servizio del governo [...] , Kashmir, Tibet, Persia, Turkestan, e sui resti archeologici delle varie civiltà ivi succedutesi, specialmente la indogreca, manichea e buddista.
Sue opere principali: Ancient Khotan, Oxford 1907; Innermost Asia, ivi 1928; On Alexander's Track ...
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Città e oasi della Cina, nella regione autonoma del Xinjiang Uygur. Sede, all’epoca della dinastia Han, di un regno semindipendente, è storicamente importante perché fu via di introduzione del buddhismo [...] alla luce un complesso artistico databile tra 3° e 8° sec. (pitture, sculture ecc.), di impronta buddhista e manichea, con influenze ellenistiche, indiane, cinesi e iraniche. I frammenti di manoscritti rinvenuti sono in cinese, sanscrito e in varie ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] a diffondere la nuova religione nel 240-41, con viaggi in regioni diverse, e specialmente in India. La dottrina manichea risente dello gnosticismo di Bartesane, di Marcione, nel sentimento cupo della natura umana, inscindibilmente mista di bene e di ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] , sfocerà poi nel califfato abbaside). Profughi iranici si sparsero nell'Asia Centrale (Turfan, Khotan), dove la corrente manichea proseguì il rigorismo religioso iranico. I discendenti dell'ultimo re sassanide si rifugiarono in Cina, dove (fino all ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] tibetana, dell'impero turco degli Uighur (dopo l'8oo d. C.) che, convertiti nel 763, seguono la religione manichea. Il manicheismo ispira affreschi e miniature; di grande interesse, specialmente per l'iconografia, quelli di Khocho (o Idiqutshähri ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] mole dei documenti scritti provenienti dal Turkestan orientale (l'odierno Xinjiang Uygur): letteratura religiosa (buddhista, manichea, nestoriana) e profana, documenti amministrativi, legali ed epistolari in una varietà di lingue (sanscrito, pracrito ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] e il 445. A Ippona il vescovo Agostino sostenne nel 392 e nel 404 due controversie pubbliche contro i capi della comunità manichea della città e la sua opposizione continuò fino al 430, anno della morte. Ma il colpo di grazia venne inferto alla setta ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).