Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Ferrara
Pier Francesco Asso
Fabrizio Simon
Lungo la sua esistenza, intensa e avventurosa, Francesco Ferrara ha avuto un ruolo di grande importanza nella crescita dell’economia politica in [...] individua il criterio per giudicare economisti e scuole di pensiero. È una visione della scienza economica inflessibile e manichea che procede distinguendo gli autori che difendono la libertà da quanti la negano o ne mettono in discussione qualche ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] ottici, la sfericità del Cosmo, riportò anche alcuni valori per le distanze planetarie. La sua critica riguardava sia l'affermazione manichea secondo la quale i cieli hanno la forma del qiṣtanu, ossia di un guscio di noce o emisferica, sia l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] soltanto il risultato di una punizione, né della diffidenza nei confronti del mondo naturale, insita in ogni visione manichea e dualistica. Affiorano cioè pienamente tutti gli stimoli culturali che hanno portato a un rinnovamento della visione del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Duecento e il Trecento sono secoli di grande rinnovamento della storia del cristianesimo [...] sono poi una fetta consistente dell’apparato di governo. A ciò si aggiungono aspetti dottrinari di origine orientale e manichea che hanno fatto classificare questo tipo di eresia in quelle cosiddette dualistiche: essi rifiutano di cibarsi di carne ...
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Cecoslovacchia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
La storia del cinema 'cecoslovacco', come l'intera storia dei Paesi legati alla corona asburgica, non poté avere ai suoi inizi un carattere unitario. La [...] si registrò una tenue apertura. Gli autori manifestarono agli ideologi di partito il desiderio di superare una concezione manichea dell'arte. La nuova atmosfera emerse in C. nella prima coproduzione con la Francia: Dědeček automobil (1957, Nonnino ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] , sfocerà poi nel califfato abbaside). Profughi iranici si sparsero nell'Asia Centrale (Turfan, Khotan), dove la corrente manichea proseguì il rigorismo religioso iranico. I discendenti dell'ultimo re sassanide si rifugiarono in Cina, dove (fino all ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] tibetana, dell'impero turco degli Uighur (dopo l'8oo d. C.) che, convertiti nel 763, seguono la religione manichea. Il manicheismo ispira affreschi e miniature; di grande interesse, specialmente per l'iconografia, quelli di Khocho (o Idiqutshähri ...
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Albero
C. Lapostolle
A. Santoro
OCCIDENTE
di C. Lapostolle
L'uso di raffigurare a., sia con intenti puramente decorativi, sia con contenuti di carattere simbolico, passò, senza apparente soluzione [...] le tre direzioni dello spazio (N, E e O; a S, com'è noto, si estendono le tenebre) in cui, secondo la cosmologia manichea, si espande la luce. Se l'uso dell'a. come ideogramma del cosmo è antico, l'a. triplice è invece un simbolo squisitamente ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] e più pervasivo il suo potere. Negando ogni distinzione tra colpe soggettive e responsabilità oggettive, si affermava una divisione manichea tra il bene, cioè l'organizzazione terrorista stessa, e il male, di cui facevano parte alla stessa stregua le ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] che per il problema del male ricorrono a una dualità di principî in lotta fra loro: le eresie gnostica e manichea. Nella prima Carpocrate ed Epifane contro le leggi umane affermano legge naturale divina la comunione secondo uguaglianza (beni, donne ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).