VARALDO, Alessandro
Lorenzo Trovato
Nacque a Ventimiglia il 25 gennaio 1876, da Giuseppe Varaldo, originario di Savona, e da Eugenia Rolando, ventimigliese.
Frequentò le elementari nel Collegio delle [...] e per converso vi si riconoscono intatte alcune caratteristiche ormai tipiche della sua scrittura, come la configurazione manichea dei personaggi, ben lontana da certo psicologismo di gusto novecentesco, o la costante tendenza al ‘riempimento’ della ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] è una derivazione del sogdiano più recente e origina quindi anch'esso dall'aramaico; fu probabilmente introdotto tra i Turchi da missionarî manichei verso il sec. VIII d. C. Esso restò in uso tra i Turchi dell'Asia Centrale e del Turkestan e anche un ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] quell'elemento tenebroso che sarà rimasto non solo sulla terra ma in quelle anime che non hanno accettato la predicazione manichea, mentre le altre, già purificate e trasportate da vascelli luminosi nel regno della luce, formano colà "la colonna di ...
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Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] sacro alla luna":, e, a quanto pare, annualmente per tutti i peccati dell'anno (Khuastuanift, 13,14). Dal trattato manicheo in cinese trovato a Tuenhuang (Chavannes e Pelliot, in Journal Asiatique, 1911) si rileva che la penitenza comprendeva anche ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] di questa presenza sono visibili non solo nei testi manichei di Medinet Madi, nelle rielaborazioni e riscritture dei testi le traduzioni della Bibbia, di testi gnostici e di testi manichei, non possiamo pensare che un egiziano li potesse leggere o ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] del sublime e del pittoresco, come aveva del pari condotto a intuire, almeno, la necessità di superamento della distinzione manichea tra bene e male, tra morale individuale e morale collettiva, come poi avrebbe teorizzato e praticato, con ogni ...
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Labriola tra Croce e Gentile
Alberto Burgio
In Italia il primo dibattito su Karl Marx attraversa la crisi fin de siècle, tra Otto e Novecento. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, [...] filosofica nazionale, realizzato (a partire dal Rosmini e Gioberti, 1898) secondo un’interpretazione italocentrica e manichea (tutta giocata contro l’illuminismo razionalista e sensista) della «circolazione» spaventiana.
Gentile intende recensire il ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] schematiche e sistematiche transumptiones, a una donna-inferno è opposta una donna-paradiso, secondo una distinzione letterariamente manichea che si perpetuerà nei secoli spesso risolvendosi in pura accademia.
Ma quando si passa dalla donna-paradiso ...
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storia
Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate; ma, modernamente, anche tutto ciò [...] di progresso, è da osservare che essa è presente in modo assai moderato in Voltaire e temperata dalla considerazione para-manichea dell’inevitabilità del male, come appare nel Candide e nel Poema sul disastro di Lisbona. L’impresa dell’Encyclopédie ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] ) e alle idee alle quali egli si mostra fedele fino alla fine. Anche in questo caso naturalmente la prospettiva è manichea: chi si oppone non può essere che malvagio e destinato alla sconfitta finale. Come lo spettatore della commedia è consapevole ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).