PILOTTO, Libero
Annamaria Corea
– Primogenito di quattro figli, nacque a Feltre (Belluno) il 27 marzo 1854, da Giovanni (detto Nane) e Rosa Miliani.
Il padre, di povera famiglia, aveva frequentato il [...] in fuga dalla famiglia, prive di quel fine moralistico tipico dei suoi lavori, ottenuto attraverso una rappresentazione essenzialmente manichea della vita e dei personaggi. Credeva il nostro autore, fervente patriottico, che lo scopo fondamentale del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento gli Stati, che tendono ormai a qualificarsi sempre più come nazionali, [...] e straniero che, se già negli anni immediatamente prebellici assume un po’ ovunque il profilo di una manichea dicotomia tra quanti sono ammessi a godere delle sempre maggiori risorse giuridiche, economiche e politiche connesse alla cittadinanza ...
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Jazz
DDiego Carpitella
di Diego Carpitella
Jazz
sommario: 1. Problemi di definizione. 2. I precedenti del blues. 3. Il blues. 4. Excursus storico. 5. Il modello e le repliche. □ Bibliografia.
1. Problemi [...] processo di acculturazione e inculturazione ha portato al jazz, ciò è dovuto, drammaticamente, alla rigorosità puritana, protestante e manichea dei bianchi, e a una presenza numericamente forte dei negri. In altri termini il jazz nasce anche da ...
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Aggressività
Carlo Caltagirone
Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. [...] , avrebbero la tendenza a essere più violente di altre. Tuttavia, a sua volta, questa concezione rischia di dividere in maniera manichea gli esseri umani in aggressivi e non, in buoni e cattivi.
L’approccio situazionista, al contrario, rifiuta l’idea ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] disvalore per antonomasia secondo una plurisecolare tradizione filosofica e religiosa –, per il netto rifiuto di una svalutazione manichea del corporeo, per la tendenza a fondare la morale sull’osservazione psicologica, sui motivi reali delle azioni ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] ne investe, in maniera diversa, i vari livelli. I personaggi assumono complessità e spessore, al di fuori di ogni distinzione manichea, e le vicende stesse, pur violente, si calano in un'atmosfera chiaroscurale, cangiante, incerta tra luce e oscurità ...
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BARTALI, Gino
Mimmo Franzinelli
Nacque il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema (Firenze), terzogenito (Anita e Natalina, il quarto e ultimo figlio, Giulio, nacque nel 1916), da Torello e Giulia Sizzi. Dal [...] Bartali impersonò il modello democristiano casa-chiesa-lavoro, mentre Coppi catalizzò irrequietezza e anticonformismo. Una distinzione manichea, amplificata dai giornali e dalla radio; in realtà, il 'campionissimo' votò per la DC, partito al ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] primo momento la nozione neoplatonica di libero a. aiuta Agostino a risolvere il problema del male e a confutare la dottrina manichea, nel secondo momento il libero a., vulnerato dal peccato originale, non dà all'uomo la libertà dal peccato se non è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per i suoi libri di viaggio e i suoi racconti di avventura, [...] rappresenta l’emblema dell’ordine patriarcale vittoriano, soggetto a repressioni e divieti. La speculazione sulla dualità manichea dell’uomo, creatura metà angelica metà distruttiva, viene ribadita attraverso la figura dell’avvocato Utterson, un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marco Di Branco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante alcune convergenze sul piano della critica all’autorità della Chiesa e sulla [...] Lutero è di trasformarla in una critica radicale del libro arbitrio. Non si tratta di adottare una concezione manichea: Satana esprime qui semplicemente l’assenza di Dio, dovuta all’incomprensione della grazia. Anche sul terreno dell’interpretazione ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).