Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] storico determinante della nazione una memoria dualistica. Le rappresentazioni regionali sono rientrate anch’esse in questa divisione manichea. La nascita delle regioni, in quanto istituzioni, ha poi dato nuove cornici al discorso pubblico senza ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] sia per chi deve pagare le tasse. Un'economia forte e una società stabile si rinforzano a vicenda. Blair non vede una divisione manichea tra lavoro e capitale, tra pubblico e privato, proprio come da lettore della Bibbia e del Corano vede un'unità di ...
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VALENTI, Osvaldo
Paolo Puppa
VALENTI, Osvaldo. – Nacque a Costantinopoli (oggi Istanbul) il 17 febbraio 1906. Il padre, Michele, barone siciliano originario di Messina, commerciava in tappeti e oggetti [...] sanitari divelti), e inconsapevole addio allo schermo. Fu Blasetti a scolpirlo nella parte di antagonista perfido in contrapposizione manichea al buono, come lo spietato re tartaro vinto dall’atletico Massimo Girotti, novello Robin Hood nella citata ...
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FRANCO, Giovanni Giuseppe
Stefano Trinchese
Nacque a Torino il 22 genn. 1824 da Giovanni Giuseppe e da Maria Turletti, in una famiglia benestante. Insieme con il fratello maggiore Secondo, anch'egli [...] sui documenti dell'Archivio segreto Vaticano appositamente aperti al F. da Pio IX.
I limiti di un'identica visione manichea della storia si riscontrano nell'opera forse più interessante del F., gli Appunti storici sopra il concilio Vaticano I (editi ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] dallo zelo della Riforma. Machiavelli diventa il simbolo dell'Anticristo nella concezione manichea che i protestanti inglesi si fanno del mondo.
Appunto questa concezione manichea del mondo è una delle ragioni della fioritura del dramma elisabettiano ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] ; a sua volta Quṭb è stato profondamente influenzato dagli scritti di Mawdūdī, che in particolare sviluppano in maniera manichea ḥākimiyya o teocrazia (esclusiva sovranità politica immediata di Dio), ǧahiliyya (paganesimo generale del mondo moderno ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] Ulteriormente (in Harvard Theolog. Review, 1927, p. 117), egli ricollegava l'uso del termine massa alla concezione caratteristicamente manichea della bolos (βῶλος) che si ritroverebbe in S. Agostino (cfr. anche Burkitt, The Religon of the Manichees ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] Siria e dell'impero persiano. Tutti gli scrittori siri sono stati bensì cristiani - ad eccezione forse di pochissimi di religione manichea - ma non tutti gli scrittori siri sono stati di lingua materna siriaca. Nell'impero dei Persiani e nell'interno ...
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MANDEI
Giorgio Levi Della Vida
. Setta gnostica mantenutasi fino a tempi recenti col favore di speciali circostanze d'isolamento, nella xona paludosa presso il luogo di congiunzione tra il Tigri e [...] scrittura si è svolta in una forma particolare, che tende al corsivo e ha stretta affinità con la cosiddetta scrittura manichea, più remota con la scrittura siriaca estrangēlā. Il mandeo ha un segno particolare per rendere la d del pronome relativo ...
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ROFFREDO DA BENEVENTO
DDaniela Novarese
Al di là della tradizione beneventana che lo vuole discendente dal longobardo Rofrit, vissuto intorno al sec. IX, congiunto di Atenolfo conte di Capua, o della [...] i beni ai propri figli ortodossi, escludendo tale facoltà per coloro che seguissero dottrine particolarmente pericolose come quella manichea, nei Libelli iuris civilis (e segnatamente nel V composto dopo il 1233) il giurista, mostrando di avere ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).