La caza
Miguel Marías
(Spagna 1966, La caccia, bianco e nero, 93m); regia: Carlos Saura; produzione: Elías Querejeta; sceneggiatura: Carlos Saura, Angelino Fons; fotografia: Luis Cuadrado; montaggio: [...] non sempre così trasparente come in La caza, aveva garantito loro per più di un decennio. Oggi, più della parabola manichea su chi abbia beneficiato della Guerra Civile e sulle sue durature conseguenze (di fatto, il film negava implicitamente quella ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] . Da un tipo di alfabeto egualmente aramaico, ma in una fase più antica che non le scritture siriaca e manichea, trae origine la scrittura pahlavica, o medio-persiana (v. pahlavi), che ebbe anch'essa larghissima diffusione, specialmente sotto la ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] diffidenze del pubblico acculturato che non disertò i suoi film quando entrò in lizza, con l'impatto di una mimica manichea, il cinema 'plebeo' di Mack Sennett. Da questo cinema, più che dal romanzesco di Griffith, sarebbe emersa l'umanità eccentrica ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] ). L’Africa romana non è ancora quella di Agostino (nato nel 354) e della sua giovinezza vissuta all’interno della comunità manichea (373), come uditore, e poi fuori di essa (dal 383); l’Agostino uditore, che il pagano Simmaco sceglie comunque per la ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] da un vecchio, ricco misantropo che si fa conquistare dall'innocenza dei fanciulli. L'impronta cattolica diventa a volte manichea in alcune delle novellette comprese nella raccolta Il tesoro nascosto del 1937 (Milano), dove al "viandante saggio" si ...
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Scarface
Serafino Murri
(USA 1931, 1932, Scarface, bianco e nero, 95m); regia: Howard Hawks; produzione: Howard Hawks, Howard Hughes per Caddo Company/Atlantic; soggetto: dall'omonimo romanzo di Armitage [...] la contraddittorietà dei personaggi, che ne umanizza i contorni, è sovente smentita dai picchi di retorica manichea dei discorsi affidati a rappresentanti delle forze dell'ordine.
Ciononostante, a rendere Scarface maggiormente radicale e incisivo ...
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Kalina krasnaja
Paolo Vecchi
(URSS 1974, Viburno rosso, colore, 100m); regia: Vasilij Šukšin; produzione: Mosfil′m; sceneggiatura: Vasilij Šukšin, dal suo omonimo racconto; fotografia: Anatolij Zabolo-ckij; [...] Vostro figlio e fratello, 1966), Kalina krasnaja ha i suoi punti di debolezza nella caratterizzazione un poco semplicistica e manichea dei delinquenti e nell'epilogo di sapore moralistico; inoltre, non sempre si appoggia a una scrittura adeguata alla ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] personale ripugnanza alle religioni tradizionali, preparando, o secondo altri già implicitamente professando, la sua intima adesione alla gnosi manichea.
Perdutasi la redazione pehlevica, e rimasta isolata e oscura l'antica siriaca, che ce ne è forse ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] si interroga Agostino. Se il creatore di tutte le cose è assolutamente buono, quale è l’origine del m.? La soluzione manichea, che eleva il m. a principio contrapposto al bene, è da rifiutare in quanto inficia l’onnipotenza di Dio e priva altresì ...
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accendere
Antonietta Bufano
. Ha una frequenza notevole, ma quasi esclusiva della Commedia, con l'eccezione di pochi passi delle Rime e del Convivio, e di uno del Fiore. Ricorre spesso con costrutto [...] Drittura] ... / più nel dolor s'accese, " Si addolorò maggiormente ". Con forte estensione figurata, a proposito della dottrina platonica e manichea : Pg IV 6 questo è contra quello error che crede / che un'anima sovr'altra in noi s'accenda (" che un ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini).