CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] cose: "Se è vero che quelle sieno opere di Fidia, o dirette da esso, o ch'egli v'abbia posto le mani per ultimarle; queste mostrano chiaramente che i gran maestri erano veri imitatori della bella natura... Devo confessarvi che in aver veduto queste ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] almeno sei pittori: fra quelli del primo gruppo Nicola di Gabriele, autore del piatto di S. Cecilia (Firenze, Bargello); varie mani per il secondo gruppo, di cui fanno parte i servizi Montmorency e Duprat, influenzati da Nicola di Gabriele; nel terzo ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] Albani", suo maestro (N. Clerici Bagozzi, in Meravigliose scene…, 1992, p. 15): pertanto è difficile individuare le diverse mani di Giovanni Maria e degli allievi dell'Albani. Dell'esiguo catalogo delle sue opere vanno ricordate l'Ascensione di ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] suo repertorio, ma sono già riconoscibili i caratteri tipici del L. maturo, quali la nitida definizione grafica delle mani e le luminose sottolineature dei profili emergenti degli oggetti e delle architetture nelle ambientazioni delle scene.
Il 1630 ...
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GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] Firenze residenza e attività), per conto del quale il 15 ott. 1426 si recava a Pisa, allo scopo di ricevere dalle mani di Giuliano di Colino degli Scarsi il cospicuo anticipo di 25 fiorini, relativo alla tavola da questo commissionata per la propria ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] e, in mezzo, gente del contado che si è messa il vestito delle feste per portare al mercato i suoi prodotti, ma ha ancora le mani callose e le dita nere di terra. A questo clima si confà l'intonazione dei dipinti per lo più densi di pasta pittorica e ...
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JACOPO della Pila
Francesco Sorce
Si ignora la data di nascita di questo scultore di origini milanesi, la cui attività è documentata nel Regno di Napoli tra il 1471 e il 1502.
L'individuazione nelle [...] opere riconducibili a J.: i panneggi dal rilievo assai più "grafico" che plastico, i volti perfettamente ovali e le mani dall'anatomia schematica. Sulla cassa emergono, inoltre, i rilievi di tre ghirlande entro le quali sono raffigurati s. Matteo ...
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ARBASIA, Cesare
Andreina Griseri
In un documento, ritrovato dal Muletti nell'Archivio di Verzuolo (Saluzzo), l'A. appare nominato fin dal 1567 come "egregio pittore" al servizio del comune di Saluzzo. [...] per i lavori nella cappella dell'Annunziata alla Trinità dei Monti (cfr. Gabrielli) hanno autorizzato ad una distinzione di mani, in base al confronto con i lavori lasciati dal pittore in Piemonte, a Saluzzo (decorazione della casa del Comune ...
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BAIETTI (di Baietto), Antonio
Remigio Marini
Nacque a Udine forse intorno al 1380; nel 1423, insieme con Domenico Lu Domine, dipinse l'Incoronazione della Vergine nel catino dell'abside della basilica [...] coetanei, erano allora sulla trentina. Il B. morì a Udine dopo il 1445.
Poiché è impossibile distinguere le due mani in quell'affresco, possiamo pensare che il loro linguaggio, se non il loro valore poetico, fosse similare. Comunque, nei ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fontibonius), Anastagio (Anastasio, Astasio, Stagio)
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque a Firenze il 21 sett. 1571., come risulta dall'atto di battesimo (Papi, [...] certe dell'artista. Cinque fogli del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi (Inv. 5170-5174) che portano il suo nome sono di mani diverse (Thiem, 1977); i due connessi alla decorazione del casino mediceo (Uffizi, Inv. 492, 9041F) che la Masetti (1962 ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...