DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità [...] e nel genius dei Romani (v. genio); mentre il concetto greco dei d., anime dei morti divinizzate o eroizzate, trova riscontro nei Mani e nei Lari (v.) che hanno una propria iconografia ben definita.
L'unica categoria di d., che abbia, come tale, una ...
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POMPEIANO (Tiberius Claudius Pompeianus)
G. Becatti
Magistrato e generale romano nato ad Antiochia, da padre cavaliere romano.
Governò nel 167, forse già come consolare, la Pannonia Inferiore. Partecipò [...] quella proposta dallo Stuart Jones e seguita dalla Strong e dalla Caprino, con il prefetto del pretorio Basseo Rufo. Le mani diverse di scultori che operano nella colonna, danno interpretazioni differenti del ritratto di P., ma, meglio che in questo ...
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CECINA
G. Maetzke
Antiqurium. - Istituito nel 1961, raccoglie ceramiche e oggetti in bronzo, prevalentemente etruschi, di varia epoca e provenienza, di acquisto (sala I) e antichità del territorio di [...] di Rosignano (IV sec.), oggetti varî dalla esplorazione di una villa rustica presso Casalecchio, altri dalle zone di Vada, Viale Mani, S. Vincenzino, di Belora, che presentano un quadro della presenza romana nella zona. Nell'atrio verso il giardino è ...
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ARSLAN TAŞ, Avorî di
G. Garbini
A. T. è una località dell'Assiria corrispondente all'antica Khadatu; negli scavi eseguiti nel 1928 ad A. T. da parte di una spedizione francese diretta da Thureau-Dangin, [...] della mucca che allatta il vitello). Unico motivo originale, un uomo barbato in piedi, vestito d'una lunga tunica e con le mani incrociate sul petto.
Bibl.: F. Thureau-Dangin e altri, A.-T., Parigi 1931, pp. 89-141; A. G. Barrois, Manuel d'arch ...
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I caratteri generali della colonizzazione greca in Occidente
Laura Buccino
I precedenti della colonizzazione
I contatti del mondo greco con il Mediterraneo centro-occidentale sono attestati sin dall’età [...] fondazione, crisi interne alla società, dovute alla concentrazione dei lotti migliori di terra e del controllo del potere nelle mani di una classe ristretta, portarono alla nascita di subcolonie, vale a dire città nate dall’iniziativa di precedenti ...
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TIMOTHEOS (Τιμόϑεος, Timotheus)
L. Vlad Borrelli
1°. - Scultore nativo probabilmente di Epidauro, ma di scuola attica, vissuto intorno alla prima metà del IV sec. a. C. e attivo fra il 370 e il 350 a. [...] e laterali (Nereidi o Ninfe o Aure cavalcanti). Sotto il segno di un medesimo indirizzo di gusto esse rivelano le mani di artisti differenti, in concordanza con l'iscrizione su menzionata che cita varî nomi. Gli acroterî del frontone occidentale sono ...
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fuoco
Francesca Turco
Un fenomeno chimico familiare che ha cambiato le sorti dell'umanità
Il fuoco, pur così familiare, ci appare inafferrabile: questo perché esso non è costituito da altro che luce [...] di legno che si riscaldavano per attrito fino a incendiarsi (è per via dell'attrito che ci sfreghiamo forte le mani fra loro quando vogliamo riscaldarle). Entrambi questi metodi sono lunghi e laboriosi: noi oggi siamo abituati a fiammiferi, accendini ...
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VANTH (VΑΝΘ)
S. de Marinis
Divinità etrusca dell'Oltretomba. Nelle rappresentazioni figurate accompagna spesso la figura del demone maschile della morte, Charun, ma, a differenza di quanto avviene per [...] a tutto tondo della divinità; si presenta come una dea alata, caratterizzata da una lunga veste e da due serpenti nelle mani; la figura è molto vicina, dal punto di vista iconografico, alla presunta V. su uno dei pilastrini laterali del sarcofago di ...
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TELL AGRAB
A. Bisi
Città mesopotamica della regione del fiume Diyāla (affluente orientale del Tigri), fiorente dall'epoca protostorica.
Gli scavi sul tell, che si innalza di 13 m nella piatta zona desertica [...] .
Molte statue, intere o frammentarie, provengono dallo stesso tempio; esse presentano il consueto tipo dell'offerente, con le mani giunte sul petto, tenenti una coppa o una pianta, stante oppure seduto. I caratteri iconografici sono quelli comuni ...
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TUTANKHAMON (Nb-éprw-R῾ Twtené᾿imn)
A. M. Roveri
Sovrano egiziano della XVIII dinastia (metà XIV sec. a. C.) succeduto al suocero Amenophis IV-Ekhnaton. Si ignora chi fossero i suoi genitori; si è anche [...] (Cairo 42091-42092) ed i gruppi statuari in cui T. è rappresentato assieme ad Amon, che lo protegge distendendo su di lui le mani. Il più celebre tra questi è quello del Louvre (E 11609; l'immagine di T. è, però, acefala), altri- interi o frammentari ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...