OMODAMOS (᾿Ωμόδαμος)
A. Bisi
Démone di carattere malefico (ὅς τῇ δε τέχνῃ κακὰ πολλὰ πορίζοι) ricordato nell'epigramma pseudo-omerico contro i vasai (xiv, 10), insieme a una schiera di altri folletti [...] maschile nuda, di proporzioni assai minori dell'altro personaggio che lo osserva a destra, che tiene eretto con ambedue le mani il suo fallo; il nome, perduto, cominciava con La... (forse da λαικάζειν, per allusione al suo aspetto itifallico?). Altre ...
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ERACLEA Lincestide (v. vol. iii, p. 392)
F. Parise Badoni
Fondata con probabilità da Filippo II (le fonti sono molto scarse e non del tutto esplicite su quest'argomento) in seguito alle guerre illiriche, [...] . Nella bassa epoca imperiale E. divenne sede episcopale; alla fine del V sec. essa cadde per due volte successive nelle mani dei Goti. In seguito si riprese; nel 553 il suo vescovo Benignus rappresentò al Concilio di Costantinopoli l'arcivescovo di ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] 5; Sofocle (in Strabo, x, p. 473, e Diod. Sic., v, 64, 3) distingueva 5 maschi e 5 femmine, corrispondenti alle due mani; Diodoro (loc. cit.) si dichiara incerto. Incerta è anche la origine: Apoll. Rh., Arg., A 1126 ss.; Strabo, loc. cit.; Diod. Sic ...
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Vedi CLUSIUM, Gruppo di dell'anno: 1959 - 1994
CLUSIUM, Gruppo di
P. Bocci
Gruppo di vasi etruschi a figure rosse, riunito per primo dall'Albizzati, che lo attribuì alla fabbrica di C. (Chiusi) per [...] con brevi petali seguati da striature; nelle figure sono singolari le chiome terminanti a cono, volte in alto e le mani aperte e incurvate all'indietro, con il pollice distorto.
Il gruppo migliore delle tazze difficilmente si può far discendere oltre ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] 'Annunciazione e una grande figura di S. Michele Arcangelo. Appare subito evidente che si è in presenza di più mani; del resto anche la parte inferiore del Giudizio presenta diversità stilistiche e tecniche piuttosto nette rispetto a quella superiore ...
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TANIT
A. Brelich
Vocalizzazione convenzionale del semitico Tnt, nome della grande dea dei Fenici occidentali (Cartagine), venerata anche sotto il nome T. Pene Ba῾al ("T., volto di Ba῾al") e insieme, [...] 20, 22) o addirittura un disco e la falce lunare. Una figurina con le braccia distese e con una coppa (?)in ciascuna delle mani, con il kàlathos in testa ricorda il "simbolo di Tanit" (Antonielli, fig. 23).
La dea cavalcante un leone- tipo che ha le ...
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MYKERINOS (Mn-k'w-r‛ "sono stabili i Ka di Rē‛"; Μενχέρης, Μυκερῖνος)
A. M. Roveri
Figlio di Kheops (Herodot., ii, 129; Diod., i, 63) o di Khephren (Pap. Westcar, tav. ix, l. 14) fu uno degli ultimi [...] , oltre alla già citata da Mitrahīna, il re appare seduto in un trono cubico senza spalliera, con il nemes sul capo e le mani posate sulle ginocchia (Boston nn. 09.204 e 11.3146, Il Cairo n. 40704, tutte in alabastro), in un tipo statuano ben noto ...
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BAWIAN
G. Furlani
Località assira, non lontana da Ninive, di dove aveva origine l'acquedotto costruito per Ninive dal re Sennacherib (704-681 a. C.), secondo l'iscrizione ivi trovata; questa dichiara [...] Maltai (v.); con la sinistra il dio Assur tiene un lungo bastone che poggia sul collo dell'animale; i due cerchi nelle mani delle due divinità portano, nell'interno, due piccole figure divine o umane, in piedi; la dea Ninlil regge con la sinistra una ...
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IMENEO
L. Guerrini
(῾Υμεᾒναιος, Imeneus). − In origine personificazione del canto nuziale (Hom., Il., xviii, 493; Hes., Scut. Herc., 274), viene presto considerato come un dio, conduttore dei cortei [...] giorno delle sue nozze o anche, secondo una versione tarda, I., giovane ateniese di bellezza quasi femminea, avrebbe salvato dalle mani dei pirati un gruppo di fanciulle che da allora invocarono il giorno delle nozze il nome dell'eroe, a buon augurio ...
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PERIBOIA (Περίβοια)
A. Bisi
2°. - Moglie del re Polibo di Corinto, la quale nel ciclo della leggenda di Edipo accoglie il fanciullo esposto dai suoi genitori, Laio e Giocasta, sul Citerone (cfr. Apollod., [...] la moglie, P. che gli ha portato il bambino; essa ha il chitone e il peplo e protende ambedue le mani con gesto vivace, quasi ad accompagnare la narrazione dell'insolito ritrovamento. La seconda scena, che deve intendersi cronologicamente anteriore ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...