In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] of the Dead, A Game of Chess, The Fire Sermon, Death by Water, What the Thunder Said), Eliot attinge a piene mani dal canone letterario occidentale – da Ovidio a Baudelaire, passando per Dante e Shakespeare, dalla Bibbia al ciclo arturiano –, con ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] Bacco da Semele secondo lo schema iconografico tradizionale della puerpera semisdraiata sul letto assistita da una levatrice che tende le mani verso il neonato. Elemento di spicco del manufatto è l’aspetto di Semele, velato capite, lieta di dare la ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] vede una correlazione anche con il lessico della salvezza: essendo l’unico a conoscenza della verità, l’indovino ha infatti nelle sue mani il destino della città di Tebe. A dire il vero, la posizione di potere di Tiresia e la conseguente fiducia del ...
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A chi appartiene il potere? Come viene esercitato? Per ottenere che cosa? Queste sono domande centrali che vengono affrontate in vario modo dagli scienziati sociali. Attraverso l’osservazione empirica, [...] occidentale all’Ucraina sarebbe pure legato al conseguimento di obiettivi di potenza: indebolire la Russia e allungare le mani sulle sue risorse naturali. Tutte le parti usano una retorica idealistica che però in realtà cela gli interessi materiali ...
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Si legge nell’Iconologia di Cesare Ripa, un repertorio di allegorie allestito tra Cinquecento e Seicento, che la paura è «Donna con faccia picciola e […] starà in atto di fuggire con spavento e con le [...] mani alzate in alto; averà i capelli drizzati […] et alle spalle vi sarà un mostro spaventevole». ...
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L’impero ottomano, chiamato anche “Il Grande Malato” nel corso dell’Ottocento, secondo la definizione data dallo zar di Russia Nicola I, è stato un importante pilastro della storia, uno dei più estesi [...] Mecca, città centrale sia dal punto di vista economico-amministrativo sia dal punto di vista ideologico-religioso, era nelle mani dello Sherif Ghālib, il quale aveva intrapreso rapporti con il governo francese in un’ottica di indipendenza dal governo ...
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L’Antigone di Sofocle mette in scena il dramma della vergine, Antigone, sospesa tra la necessità di rispettare la sacralità della legge divina che chiede di assecondare sepoltura ai cadaveri dei congiunti [...] e della polis come prigione, la rovescia, portando la polis nella tomba. E, così, le mani che lavano e ricompongono i defunti della casa diventano le mani che ricostruiscono le trame del passato, riannodando il filo della propria stirpe e costruendo ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] alla creazione, nel succedersi delle immagini poetiche, di vere e proprie opere d’arte “visive” fatte con le proprie mani. O con i propri versi.
Per saperne di più:
Alessandro Barchiesi, Quel che resta dell’ekphrasis, in Roberta Ascarelli ...
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Immaginate di avere tra le mani una trilogia di circa mille pagine: la copertina è bianca con sopra la fotografia di un palloncino fucsia ben arrotolato a riprodurre un cigno; sul cigno un riflesso: una [...] mostra d’arte contemporanea? Un centro commerciale? Una stazione della metropolitana? Insomma, un’immagine. Titolo: Il dio impossibile. Nome dell’autore: Walter Siti. La narrazione è in prima persona e ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] sé nel IX secolo (il fatto è ancora più eccezionale perché i nomi degli artefici altomedievali si contano sulle dita di due mani): si tratta del noto Vuolvinio, che si raffigura sull’altare d’oro della basilica di Sant’Ambrogio a Milano nell’atto di ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...