CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] per cui, ad esempio, la città è data come capitale dei Senoni e né sdegnava con le proprie mani spazzar la chiesa". Un C Italia, Bari 1929, pp. 75 n. 4, 88, 92-93; Id., Nuovi saggi sulla lett. it. del Seicento, Bari 1931, p. 220 n. 4; Id., Varietà di ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] accentramento dei poteri decisionali nelle mani del papa, anche formalmente Chiesa nel mondo postbellico facendo leva sull’idea di Roma come rinnovato centro a cura di P. Blet et al., I-XI, Città del Vaticano 1965-81 (il II volume, con integrazioni, ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] le mie orecchie, le mie mani" diceva loro: le metafore procede speditamente: gli occorreva lo sfondo nero della città corrotta per schizzarvi la silhouette di s. Carlo un potere locale, il Milanese, sulla base del quale egli ritenne possibile ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] haberentur") con la sola imposizione delle mani.
Il testo della sentenza presenta la eretico sospetto di allontanarsi dalla città. Holstenius, che da Roma la sua abiura.
A richiamare l'attenzione sulla sua persona sopravvenne nel 1675 la malattia del ...
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BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] direzione degli affari diplomatici restava nelle mani del cardinal Reumano, il quale offrì al B. un beneficio di duemila scudi sulla diocesi d'Avignone, Pio V gli proibì di fondazione(1564-1964). Studi e ricerche, Città del Vaticago 1964, p. 260; ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] professò sempre legatissimo alla sua città, quella stessa di Cattaneo, sua. Egli venne anche a trovarsi per le mani un insperato mezzo di guadagno, nel momento in a Ghevio; e qui, in un granaio, sulla scorta di molte letture fatte nei mesi precedenti ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] perché le fila di quelle relazioni erano adesso accentrate nelle mani di Ugo, ma anche perché a quest'epoca, si recava a Ravenna, città imperiale. A stato perciò supposto che il convergere della politica regia sulla zona spoletino-romana facesse ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] sfruttamento dei boschi circostanti la città. Nel novembre 1599 il vescovo rapporti suoi e del Sarpi cadessero in mani papali.
Il 13 maggio 1622 il D (Raccolta di lavori su M. A. D. e sulla storia scientifica dell'isola di Arbe), Zagreb 1976; W ...
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MANFREDI, re di Sicilia
Walter Koller
Nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II (primo di questo nome come re di Sicilia); l'identificazione della madre con Bianca, figlia della marchesa [...] Ancona era ancora ampiamente nelle mani degli Svevi. Roma manteneva anche allo sviluppo di Palermo e di altre città. Nonostante l'impegno per l'efficienza e riesumare e seppellire in un luogo sconosciuto sulla sponda del Liri per distruggere ogni ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] causa della peste che aveva colpito la città negli ultimi mesi del 1524; in tal del papa indusse Pierluigi a riflettere sulla necessità di plasmare la polifonia in modi con la sua morte il progetto passò nelle mani di Igino, ma la questione finì in ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...