INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] paesaggi nelle lunette e grottesche sulle pareti e sulle vele della crociera, dove l delle quali eseguite dall'I. a due mani con Orlando Flacco: la Madonna col Bambino e Pietro Martire riceve l'omaggio della città di Verona, dove fanno capolino, in ...
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Pittore (Verona 1528 - ivi 1590); fu uno degli aiuti di Paolo Veronese, ma rimase sempre legato alle forme accademiche genericamente ispirate al manierismo emiliano e a Giulio Romano. Opere sue nelle chiese e nel museo di Verona. Fu autore di affreschi decorativi con finta prospettiva e grottesche (palazzo ... ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] e pertanto il B. potrebbe essere nato in questa città, dove è documentato per la prima volta il 29 l'opinione generalmente diffusa, le notizie sulla vita e l'opera del B tre quarti, la particolare forma delle mani, le lunghe pieghe verticali e le ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] avevano rifiutato di ricevere dalle mani di Cerbone il pane dell nel Museo capitolare di Città di Castello (Cinelli pp. 42-51; A. Caleca - M. Fanucci Lovitch, Due nuovi documenti sull'attività artistica a Pisa: Giovanni Pisano (1307), G. di G. (1326), ...
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BELLUZZI (Bellucci), Giovanni Battista, detto il Sanmarino
Nacque a San Marino il 27 sett. 1506. Suo padre, Bartolo di Simone (1521-1555), apparteneva ad una delle più autorevoli famiglie della Repubblica [...] fare al B. un libro sulle fortificazioni, al quale vorrebbe aggiungere piante di città italiane e straniere. Sempre secondo un ms. (196) del sec. XVIII, scritto da più mani, copia o rielaborazione di uno anteriore, dal titolo Trattato delle ...
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LONGHI (Longo), Silla Giacomo
Margherita Fratarcangeli
Figlio di Tommaso, nacque a Viggiù, presso Varese, molto probabilmente intorno al 1550. Va quasi certamente smentita l'ipotesi che lo vuole nato [...] precedenti.
Non si hanno notizie sulla sua formazione in patria o dei quali è spesso difficile discernere le mani.
Nel 1595 scolpì per gli Altemps due Pietro Martire, in Napoli sacra. Guida alle chiese della città: 9° itinerario, Napoli 1994, p. 568; Z ...
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LORENZO da Viterbo
Lucia Casellato
Nacque a Viterbo da Iacopo di Pietro Paolo, secondo quanto riferisce lo storico viterbese Niccolò della Tuccia nella sua Cronaca, redatta verso la metà del Quattrocento [...] affreschi, motivo che solleva dubbi sulla sua attendibilità. Ulteriori perplessità sono realizzazione a più mani forse dovuta alla la presenza.
Fonti e Bibl.: I. Ciampi, Cronache e statuti della città di Viterbo, Firenze 1872, pp. XV, 97; C. Ricci, ...
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GESSI, Giovan Francesco (Francesco)
Alessandra Ancilotto
Nacque a Bologna il 20 genn. 1588 da Ottavio e da Fiordeligi Tognoni (Malvasia, 1678, pp. 245 s.).
Dopo un primo alunnato nella bottega di Denis [...] e, alla fine del 1626, tornò a Bologna, infermo. Sulla strada del rientro a Bologna, il G. forse si fermò nella Pinacoteca nazionale di quella città: la lunetta con S. per giovane inginocchiato (r) e Studio di mani e di braccio (v). Pellicciari (1989) ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] d'argento con quattro rilievi rettangolari sulle facce, raffiguranti il Ratto di quest'opera sia caduta nelle mani delle soldatesche che saccheggiarono XVI, in Archivio storico art., archeol. e lett. della città e prov. di Roma, I (1875), p. 32 ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] la figura del giovane e svagato famiglio sulla destra o dell'ancella ai piedi della 25, appunto. Quindi, il rientro definitivo nella città natale. Roma sembra richiamarlo, due anni dopo, di Mantova e poi finiti nelle mani del signore di Toscana. Gli ...
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ESPOSITO, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Salerno il 17 nov. 1858 in una famiglia di pescatori.
Sottrattosi alla vita marinara dopo essere scampato ad un naufragio, ebbe i primi insegnamenti di disegno [...] girovagare per le strade della città e per le campagne circostanti che mette in risalto il particolare delle mani intrecciate in gesto di preghiera e disposte l'E. concentrò il suo interesse sulla pittura di paesaggio, ritraendo soprattutto paesaggi ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...