CAPULA, Giovanni
Renata Serra
Primo fra gli autori delle fortificazioni di Cagliari ad uscire dall'anonimato, viene celebrato "Architector optimus" nell'epigrafe su lastra di calcare (1305), murata [...] che il baluardo pisano, passato nelle mani degli Aragonesi intatto perché non si della porta e l'altra sulla linea del secondo ballatoio. La contraddice la cronologia.
Bibl.: G. Spano, Guida della città e dintorni di Cagliari, Cagliari 1861, pp. 83, ...
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Vedi BITHIA dell'anno: 1959 - 1994
BITHIA (o Bitia; in Tolomeo trovasi anche la forma Βιοία, ma è dovuta probabilmente a errore di trascrizione. Il nome Bitias appartiene all'onomastica punica)
G. Pesce
Antica [...] cittàsulla costa meridionale della Sardegna, fra il Capo di Pula e il Capo Spartivento. Nulla di essa maggior parte a copertura di tegoloni del tipo "alla cappuccina". Le mani dei defunti stringevano monete di bronzo di Augusto e dei Giulio-Claudi ...
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MILAZZO (Μύλαι, Μυλαί; Mylae)
G. V. Gentili
Le fonti storiche (Thucyd., iii, 90; Diod., xii, 54) indicano Mylai come un ϕρούριον, una fortezza, costruita dagli Zanclei verso la fine del sec. VIII a. [...] Messana: Reggini, Ateniesi, Cartaginesi; passò poi nelle mani dei siracusani Dionigi, Agatocle e Gerone II. Il e studi sulla morale e sui costumi dei villani del suo territorio, Palermo 1856; id., Nuovi studi sulle memorie della città di Milazzo, ...
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EGINO, Codice di
K. Bierbrauer
Manoscritto (mm. 390-310) conservato a Berlino (Staatsbibl., Phill. 1676), composto di trecentonove carte; il codice prende il nome da E. (720 ca.-802), vescovo di Verona [...] città. Il codice contiene una raccolta di prediche (Sermones legendi in festivitatibus ecclesiae), selezionate personalmente da E. sulla a Verona, come si evince dalla presenza di mani veronesi nella scrittura del codice e dovrebbe essere stato ...
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ASSOS (᾿Ασσός)
P. Romanelli
Città della Troade, posta a circa 1 km all'interno del golfo Adramitteno, sopra una altura di roccia trachitica a terrazze, non lontana dal fiume Tusla-chai, l'antico Statnioeis, [...] debba riconoscere l'opera di più mani è attendibile ipotesi del Mendel. Si pavimento della cella.
La città si stendeva su una II, p. 62, n. 4 e 5; e tutte le opere sulla scultura greca in generale: tra cui Ch. Picad, Manuel d'archéol. grecque, ...
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FEDERIGHI, Neruccio
Valerio Ascani
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo in area pisana nel terzo quarto del sec. XIV, documentato in una serie di atti notarili dal 1357 al [...] , dell'opera di questi pittori nella città lombarda.
Nel 1368 il F. era la firma, da tempo non più evidenti sull'opera, ridipinta malamente nell'Ottocento, furono poco più che ai visi e alle mani, il dipinto rivela una tipica deformazione delle ...
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Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (v. vol. iv, p. 510)
F. Castagnoli
L'esplorazione del santuario meridionale, proseguita in questi ultimi anni, ha posto in luce alcuni edifici arcaici [...] finissimo bronzetto di kòre, sorreggente nelle mani un fiore e uno specchio, che dovettero avere una forte influenza anche sulla cultura e la religione romana.
Un altro costruzioni che documentano un importante sviluppo della città nel VI sec. a. C. ...
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Claude Monet
Stella Bottai
Alla ricerca di effetti di luce e di atmosfera
Monet è stato il protagonista dell’impressionismo. Ha dedicato la vita a ricercare le sfumature di colore che percepiva nell’atmosfera [...] che ha come soggetto un’alba nel porto di Le Havre, città dove aveva vissuto da piccolo. Non sapendo come intitolare l’opera racconta che «una volta prese tra le mani un temporale che batteva sul mare e lo gettò sulla tela: e quella che aveva così ...
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CASSIANI, Baldassarre (in religione Stefano), detto il Certosino
Anchise Tempestini
Figlio di Antonio, nacque ad Ansano, presso Pescaglia (Lucca), il 9 marzo 1636. Il 10 genn. 1653 vestì l'abito nella [...] a Filippo Gherardi, come si può rilevare confrontando le due mani nella chiesa di S. Paolino a Lucca. Le fonti affermano Pentecoste sull'altare della chiesa, S. Anna, Natività dì Cristo, Volto Santo.
Fonti e Bibl.: P. Titi, Guida... nella città di ...
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CARMIGNANI, Guido
Caterina Schulderer
Nacque a Parma il 14 sett. 1813 da Pietro e Giuseppina Tomasi; rimasto orfano, fu posto dal tutore nel collegio Lalatta. Continuando la tradizione familiare, tenne [...] 1866; propr. comune di Parma) e La città di Parma vista dal torrente Parma (firmato che ne ritornò riportando notizie sulle ricerche formali della pittura francese una paralisi che gli impediva l'uso delle mani, si dedicò solo a studi letterari (tra ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...