Attore (Siracusa 1906 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo, ma solo negli anni Quaranta si impose come uno degli attori più intelligenti e moderni della scena italiana. Da allora fu interprete eclettico [...] (1962), ma la sua presenza nel cinema fu quasi sempre quella del grande caratterista: Salvatore Giuliano (1961); Le manisullacittà (1963); Fellini-Satyricon (1969); La classe operaia va in paradiso (1971). Lavorò anche in televisione (I promessi ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] il potere di mettere il mondo nelle mani dell'uomo. L'utopia di una scienza dal vero.
Compare qui un primo equivoco sulla nozione di r., che ritornerà a lungo Glück (1929) e alle quaranta vedute della città di Berlino che aprono il film, un ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] cui si riflette il clima di tensione sociale dell'epoca, mentre peculiare rilevanza ha avuto il giallo politico (Le manisullacittà, 1963, e Cadaveri eccellenti, 1976, entrambi di Francesco Rosi; A ciascuno il suo, 1967, e Indagine su un cittadino ...
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Piccioni, Piero (propr. Gian Piero)
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Torino il 6 dicembre 1921. Ricordato essenzialmente come musicista dei film interpretati e diretti da Alberto Sordi e per il ritmo [...] legato al modo di comporre di P. è Francesco Rosi; dopo I magliari (1959), Salvatore Giuliano (1962) e Le manisullacittà (1963), sono infatti arrivati Il caso Mattei (1972), Lucky Luciano (1973), Cadaveri eccellenti (1976, ma il tango è composto ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] la cera diede l'odor del miele'. E Batto ritorna dai campi alla città, al suo giardino di Catana in vista dell'Etna"). L'esempio fu contagioso rispettivamente Il sorpasso (1962) di Risi e Le manisullacittà (1963) di Francesco Rosi. Ad arricchire, ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] ), che rivela gli intrighi di Stato nella morte del mitico bandito, e Le manisullacittà (1963), tagliente documento, privo di spettacolarizzazioni, sulla grande stagione della speculazione edilizia meridionale; di Elio Petri A ciascuno il suo (1967 ...
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RANDONE, Salvatore
Leonardo Spinelli
RANDONE, Salvatore (Salvo). – Nacque a Siracusa il 25 settembre 1906, secondogenito di Pasquale, funzionario statale di una famiglia della buona borghesia isolana, [...] , lavorando soprattutto nel filone civile e impegnato per registi come Francesco Rosi (Salvatore Giuliano, 1962; Le manisullacittà, 1963), Valerio Zurlini (Cronaca familiare, 1962), Luigi Zampa (Gli anni ruggenti, 1962), Carlo Lizzani (Il processo ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] aveva affidato anche la responsabilità della fotografia durante le ultime settimane di riprese di Salvatore Giuliano (1962) e di Le manisullacittà (1963). Dopo la scomparsa di Di Venanzo firmò così le immagini di tutti i film di Rosi, a cominciare ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] Francesco Di Giorgio, la cui opera deve avere avuto tra le mani nella sua qualità di allievo di Baldassarre Peruzzi, che a sua famoso Ring di Vienna, gli studî di C. Sitte sullecittà del Medioevo specialmente italiano, e la pubblicazione della prima ...
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Città e spazio pubblico
Valerio Paolo Mosco
Come nasce l’attuale spazio pubblico
Nel 1962, in Guide to modern architecture, Reyner Banham auspicava per l’architettura un cambiamento genetico; partendo [...] Robert Venturi, Denise Scott Brown e Steven Izenour condussero sullacittà statunitense, partendo dalla constatazione (peraltro ovvia) che e labile, che appare scritto a matita e a più mani, il cui risultato è un istogramma che appare soltanto in ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...