Genoma. Il Progetto genoma umano
Daniel J. Kevles
Il Progetto genoma umano è stato il primo grande progetto di big science che ha coinvolto le scienze biomediche. Migliaia di scienziati in decine di [...] dell’Office of Health and Environmental Research del Department of Energy (DOE), struttura le cui origini risalgono al Manhattan project e all’invenzione della bomba atomica. Per lungo tempo il DOE aveva finanziato ricerche sugli effetti biologici ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] imitare l'esempio di suo fratello Adolph, il quale cantava canzoni irlandesi e raccontava storielle in un teatrino di Manhattan, facendosi chiamare Al Shean. Sulle prime esperienze dei M. adolescenti nel mondo dello spettacolo si hanno poche notizie ...
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Gable, Clark (propr. William Clark)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Cadiz (Ohio) il 1° febbraio 1901 e morto a Los Angeles il 16 novembre 1960. Star fra le più carismatiche [...] , dopo il ruolo del gangster Edward 'Blackie' Gallagher, che si redime per amore della protagonista (Myrna Loy) nel fortunato Manhattan melodrama (Le due strade), diretto da W.S. Van Dyke, fu di nuovo accanto a Joan Crawford in Chained (Incatenata ...
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NUTRIZIO, Maria Carmen
Patrizia Gatti
NUTRIZIO, Maria Carmen (Mila Schön). − Nacque a Traù (Dalmazia) il 28 settembre 1916. Figlia di Luigi (Gigi), farmacista, e di Bianca Zacevich, ebbe tre fratelli, [...] alle clienti private, rappresentanti dell’alta società americana, nell’appartamento di un albergo a New York, nel centro di Manhattan: il St. Regis. Tra le sue clienti annoverava Jacqueline Bouvier Kennedy (poi Onassis) e Imelda Marcos, mentre in ...
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Selznick, David O. (propr. David Oliver)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico statunitense di padre ebreo, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 10 maggio 1902 e morto a Hollywood (California) il [...] at eight (Pranzo alle otto) diretto da Cukor (che portò con sé dalla RKO e con il quale avviò una fitta collaborazione); nel 1934 Manhattan melodrama (Le due strade) di W.S. Van Dyke, e nel 1935 David Copperfield ancora di Cukor, con un ottimo W.C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella definizione di “Scuola di Chicago” sono raccolte le esperienze architettoniche [...] della problematica strutturale. Anche nelle opere più mature, come il secondo Leiter Building (1889), il Fair Store e il Manhattan Building (1890), egli tende a configurare i montanti verticali in termini di pilastri e colonnine, pur imponendo alla ...
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GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatro d'opera [...] Metropolitan theater di New York che, per risolvere problemi di bilancio e di immagine, compromessa dalla rivalità con il Manhattan opera house dell'impresario O. Hammerstein, volevano affidarsi a una persona competente e risoluta. Il G. ebbe così a ...
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West Side Story
Peter von Bagh
(USA 1961, colore, 155m); regia: Robert Wise, Jerome Robbins; produzione: Robert Wise per Mirisch/Seven Arts/Beta; soggetto: dall'omonimo musical di Leonard Bernstein, [...] già eccellente montatore. In questa sequenza elettrizzante, la macchina da presa scivola a volo d'uccello su Manhattan, ne restituisce la planimetria, oltrepassa ponti trafficati, parchi, grattacieli, restringendo progressivamente la visuale, fino a ...
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letteratura rosa
letteratura ròsa locuz. sost. f. – Genere letterario formato da romanzi e racconti sentimentali la cui rappresentante principale è stata la scrittrice britannica Barbara Cartland (1901-2000), [...] , a partire dalla metà degli anni Novanta, comprende romanzi le cui protagoniste sono single che vivono a Londra o Manhattan, di età compresa tra venti e quarant’anni, autoironiche, post-femministe, perennemente adolescenti, preoccupate per la linea ...
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Capitale dello stato di New York (Stati Uniti) e capoluogo della contea di Albany, a 42°39′ lat. N. e a 75°45′ long. O., è situata sulla sponda destra del Hudson (attraversato in città da tre ponti) e [...] famiglie olandesi a sgomberare in seguito alle ostilità con le tribù del luogo e a scendere nell'isola di Manhattan, alla foce del fiume, lo stabilimento veniva a ricostituirsi definitivamente nel 1630 col nome di colonia di Rensselaerswyck, come ...
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robosoldato
(robo-soldato), s. m. Automa dotato di tecnologie molto avanzate, capace di sostituire l’uomo in azioni belliche particolarmente delicate e pericolose. ◆ Dalla cenere di Manhattan alla polvere dell’Afghanistan, è resuscitata la...
controsummit
(contro-summit), s. m. inv. Incontro organizzato come protesta nei confronti di una riunione al vertice precedentemente convocata. ◆ i no-global porteranno scompiglio a Manhattan [sede del World Economic Forum] […]: oggi due «contro-summit»...