Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] , che risale a Dante (De vulg. eloq. I, XII, 4), tiene conto del titolo regale di Federico II e poi di Manfredi, e del fatto che siciliani (specie di Messina e Palermo) o meridionali o comunque legati alla corte siciliana furono i verseggiatori, e ...
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LANZA
Giuseppe LA MANTIA
Filippo POTTINO
. Famiglia nobile siciliana che si riallaccia alla famiglia Lancia (v.), uscita dai Duchi di Baviera e trapiantatasi in Sicilia dopo gli Svevi. Travolta l'antica [...] all'abolizione della feudalità, II, Il dominio dei Lanza, Catania 1916; A. Monroy, In memoria di Ignazio e di Manfredi Lanza Branciforte, Palermo 1919; G. Bortone, Onor di Sicilia, Palermo 1920; V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, IV ...
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AQUINO, Tommaso d'
Silvano Borsari
Figlio di Atenolfo e nipote di Tommaso (I) di Acerra, nacque probabilmente nel 1226. La posizione del nonno presso Federico II gli rese facile l'accesso alla corte [...] che si trattava di un provvedimento senza alcuna conseguenza pratica.
Alla morte di Corrado l'A. si schierò dalla parte di Manfredi. Quando questi, in seguito alla uccisione di Borrello di Anglona, si trovò in una situazione che pareva disperata, si ...
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ROSA MORANDO, Filippo
Giulio Natali
Letterato, nato nel 1732 a Verona, ivi morto l'11 agosto 1787. Benemerito degli studî danteschi, lodato da G. Gozzi nella Difesa di Dante; arcade petrarchista, detto [...] dal Pindemonte, che intende così attribuirgli il merito del bolognese Eustachio Manfredi "il Manfredi di Verona", coltivò anche poco felicemente la tragedia. Dapprima aristotelico e ammiratore di Scipione Maffei, ne imitò la Merope nel Medo (Verona ...
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Pittura
Valentino Pace
La definizione di "pittura federiciana" nasce con un'accezione estensiva, con riferimento a un contesto crono-topografico, o temperie culturale, talora estesi al di là di Federico [...] à la page e nel paesaggio rabescato da ciuffi di fiori le è valso il confronto con la scena di dedica della Bibbia di Manfredi e con le miniature del De arte venandi. La genesi stessa del tema iconografico dell'Incontro dei tre vivi e dei tre morti ...
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AGOSTINO da Tarano (detto Agostino Novello)
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Nato a Tarano in Sabina (ma eruditi siciliani, dando per certa la nascita nell'isola, contesero sulla città), si addottorò in utroque iure a Bologna. Chiamato [...] , con funzioni, sembra, giudiziarie, raggiunse le più alte cariche del Regno.
Nella crisi succeduta alla sconfitta di Manfredi ed all'instaurazione della monarchia angioina, A. cercò rifugio in Sicilia, ove, colpito da grave malattia, promise di ...
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Così è denominato generalmente nelle cronache e storie italiane ed anche nelle fonti documentarie, ma il suo vero nome era Hector de Durlort; il nome fu tradotto in Estorre, Astorre, e Astorgio. Allo scopo [...] ; nel luglio del 1350 seppe adescare Giovanni, con il pretesto di un trattato da concludersi con lui e con il Manfredi, e a tradimento lo imprigionò e condusse in Imola. Il fatto suscitò grande sgomento nel fratello Giacomo Pepoli e varia impressione ...
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MARTELLO (o, meno bene, Martelli), Pier Iacopo
Marcella Minerbi Ghisalberti
Letterato, nato a Bologna il 28 aprile 1665, ivi morto il 10 maggio 1727. Cominciò con sonetti e canzoni per nozze, cardinalati, [...] dolcezza sensuale del Marino. Ma il suo ingresso in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, e l'influenza di E. Manfredi, di F. A. Ghedini, di G. Zanotti, del Crescimbeni, del Leonio, lo condurranno gradatamente ad abbandonare, se pure non del ...
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Città capoluogo di provincia nella Calabria, situata sul margine settentrionale della vasta soglia di altipiano che unisce la Sila con la Catena costiera paolana (v. calabria) e all'inizio dell'ampia vallata [...] Casali di Cosenza. Il govemo normanno-svevo sollevò Cosenza dalla prostrazione in cui era caduta, e se l'aver sostenuto Manfredi e avversato per un pezzo la casa angioina le costò un brusco arresto nello sviluppo della sua attività, ai principî del ...
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Nome con il quale è più noto Hector de Durfort, nipote di Clemente VI, da cui fu inviato in Italia nel 1349, col titolo di conte di Romagna, a sottomettere nuovamente i signori di Romagna alla Chiesa. [...] Batté Giovanni Manfredi, signore di Faenza: ebbe alleati i Fiorentini contro i Pepoli, signori di Bologna, che vendettero però la città ai Visconti (1350), coi quali A. fu costretto (1851) a venire a patti. ...
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overtourism s. m. inv. Sovraffollamento turistico, concentrato in alcuni periodi dell’anno in città e siti famosi, che provoca o può provocare danni ai monumenti e all’ambiente, oltreché disagi per i residenti. ◆ I numeri in crescita fissa dell'industria...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...