FIAMBERTI, Adamo Mario
Giuseppe Armocida
Nacque a Stradella (Pavia) il 10 sett. 1894 da Francesco e da Luigia Sabbia. Praticò attività sportiva a livello agonistico, impegnato nel campionato di calcio [...] , per descrivere la sua tecnica fondata oramai sul leucotomo modificato: questo strumento era costituito da un tre quarti, con il mandrino che faceva agire una sottile lamina d'oro, cui era affidato il compito di sezionare i fasci nervosi.
Il metodo ...
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EGIDI, Francesco
Domenico Celestino
Nacque a Palombara Sabina (Roma) il 23 sett. 1851, da Giuseppe e da Bernardina Serafini. Rimasto orfano di padre, riusci a frequentare l'università di Roma e a laurearsi [...] dell'intubazione.
L'E. modificò un'ultima volta, nel 1901, l'apparecchiatura per l'intubazione con l'abolizione del mandrino, reso inutile dalle cannule di ebanite dell'O' Dwyer che potevano essere introdotte o estratte dalla laringe con l'ausilio ...
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CASELLI, Azzio
Domenico Celestino
Nacque da Telemaco e da Luigia Cosmi a Reggio Emilia il 24 giugno del 1847, in una famiglia che già vantava numerosi chirurghi. Nella sua città compì i primi studi, [...] Emilia nel settembre 1880, riscuotendo molto successo e ammirazione.
Il C. ideò anche un ingegnoso tipo di cannula munita di mandrino, che introdotta in una vena del paziente consentiva la trasfusione diretta in modo semplice, rapido e poco o affatto ...
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mandrino
s. m. [dal fr. mandrin; cfr. provenz. mandre, ant. «giogo della bilancia», mod. «manovella»]. – 1. In tecnologia meccanica, l’albero della macchina utènsile sul quale si monta il pezzo in lavorazione (oppure l’utensìle quando il pezzo...
mandrinare
v. tr. [der. di mandrino]. – In tecnologia, fissare i tubi degli scambiatori di calore, in partic. i tubi bollitori delle caldaie, nelle sedi coniche della piastra tubolare, mediante l’allargamento dell’estremità dei tubi realizzato...