giurisprudenza, scrittori di
Diego Quaglioni
Che M. abbia potuto frequentare i luoghi classici della giurisprudenza, a cominciare dal Corpus iuris con la sua Glossa, non sembra dubitabile, sempre che [...] » (Vivanti 2008, p. 7 nota 14). Anche il satirico ritratto del dottore «che imparò sul Buezio legge assai», nel prologo della Mandragola, non si giustifica solo per il gioco di parole; se Boezio non è autore di testi giuridici, la sua versione del De ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] intreccio del genere tardorinascimentale e non si discosta dal livello medio di produzione: le fonti sono fiorentine, Clizia e Mandragola, e l'Assiuolo di G. M. Cecchi. Nel 1860 venne edita a Venezia la redazione conservata nel manoscritto correriano ...
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DE' NOBILI (Cherea), Francesco
Giovanna Romei
Nacque a Lucca e fu attivo nella prima metà dei sec. XVI: le scarne notizie biografiche coincidono con quelle riguardanti la professione di attore, vissuta [...] veder recitare "Fedra" Inghirami e, se non altro, di conoscere le commedie senesi e le messinscene di Calandria. Suppositi e Mandragola. Al suo rientro a Venezia, egli fu subito invitato a partecipare alle recite che si tennero nel palazzo ducale per ...
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Dovizi, Bernardo
Maria Agata Pincelli
Noto anche con il soprannome di ‘Bibbiena’, dal paese del Casentino dove nacque il 4 agosto 1470, D. apparteneva a una famiglia non aristocratica, ma fra le più [...] da D., pur in una trama in cui forti sono i richiami plautini, e i rapporti fra la Calandria e la Mandragola sono evidentissimi non solo nella definizione dei due personaggi chiave, i vecchi stolti Calandro e Nicia, ma nelle puntuali riprese testuali ...
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Ariosto, Ludovico
Alberto Casadei
Poeta, nato a Reggio Emilia nel 1474 e morto a Ferrara nel 1533. Il rapporto di conoscenza diretta fra M. e A. è garantito da un’epistola del primo a Lodovico Alamanni [...] periodo compreso sicuramente tra il 1518 e la morte, siamo certi che una spinta a paragonare proprio i Suppositi e la Mandragola si generò dopo che Leone X concesse ad A. di predisporre una messinscena della sua commedia a Roma, con fondali preparati ...
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Romagna
Regione storica compresa tra la riviera adriatica (a est), il Reno-Primaro (a nord), il Sillaro (a ovest), l’Appennino (a sud-ovest) e i rilievi tra i fiumi Conca e Foglia (a sud-est); entrò [...] con M. (30 ag. 1524-3 genn. 1526), notevole anche per gli accenni al progetto di una messa in scena della Mandragola a Faenza.
Per le vicende politiche di R. e le relative implicazioni machiavelliane si rinvia alle voci: Cesena, Faenza, Forlì, Imola ...
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Alighieri, Francesco
Fratellastro di D., nato presumibilmente a Firenze prima del 1279, morto ivi forse dopo il 1340 o anche 1348. Figlio di Alighiero II e della sua seconda moglie Lapa di Chiarissimo [...] soprannome fu il Del Lungo a renderne avvisato il Barbi, informandolo che il vocabolo " sergeri " Si trova nel prologo della Mandragola, in una ballata del Poliziano, e in altri scritti, col significato di ossequi leziosi e smancerie.
F. sposò verso ...
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Buonaccorsi, Biagio
Denis Fachard
Autore di pregevoli liriche di stampo umanistico (poesia amorosa e didattica di carattere morale, liriche d’occasione e canti carnascialeschi) caratterizzate da rielaborazioni [...] mal volentieri da bomba, […] e, a dirti el vero, questi dottori di medicina non sanno quello che si pescono» (Mandragola I ii). Pare difficilmente concepibile che il sussiegoso vescovo di Volterra o il non meno grave Albizzi considerassero necessario ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, [...] Istorie fiorentine (lettera del 30 ag. 1524); qualche mese dopo i due accennano ai preparativi di una rappresentazione della Mandragola a Faenza per il carnevale del 1526, in vista della quale M. spiega alcune espressioni vernacolari oscure per l ...
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Dante
Gennaro Sasso
Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. L’interesse che, nel corso dell’intera sua vita, M. dimostrò per l’opera di D. (ossia, in modo pressoché esclusivo, per [...] , aveva dovuto «mendicare la sua vita a frusto a frusto», «non sendo premio», come aveva scritto nel prologo in versi della Mandragola, «a le fatiche sue». Com’era nello stile di M., maestro nell’arte di dissimulare i sentimenti e di trasformare il ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...