Termine con il quale dagli stranieri venivano designati i funzionari civili e militari dell’Impero cinese; mandarinato era la carica che essi ricoprivano.
Lingua m. I dialetti della Cina del Nord comunemente [...] usati per tutta l’estensione dell’Impero cinese. Il termine cinese (guanhua), ora in disuso, significava propriamente «lingua burocratica» ...
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Etnologo e orientalista lettone (Rauna 1869 - Riga 1938), prof. nell'univ. di Riga. La sua opera principale è una grammatica del cinese mandarino (1920). Si deve a lui anche una grande raccolta di racconti [...] popolari lettoni (10 voll., 1925-35) ...
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sinotibetane, lingue Famiglia linguistica che comprende circa 400 lingue, parlate in gran parte dell’Asia sudorientale, e i cui maggiori gruppi sono quello tibeto-birmano; quello sinitico, che comprende [...] 14 dialetti parlati in Cina (tra cui il più importante è il mandarino) e in Kirghizistan; quello karen, con dialetti parlati in Myanmar (Birmania) e Thailandia. Al gruppo sinitico si aggregavano tradizionalmente i dialetti thai o siamesi e gli stessi ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] creazione dell'alfabeto coreano han'gŭl da parte del re Sejong (1418-1450). In seguito, nuove tavole di rime basate sul mandarino furono elaborate nel XVII sec., e hanno fornito la base del Zhuyin zimu, un sistema di simboli fonetici sviluppato nel X ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] lt; leopardo + leone, quallina < quaglia + gallina, zebrallo < zebra + cavallo, mandarancio < mandarino + arancio, mapo < mandarino + pompelmo, kiwana < kiwi + banana;
(b) nomi riferiti a persone: amerasiatico < americano + asiatico ...
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lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] mondo.
Le famiglie linguistiche
L’universo delle migliaia di lingue del mondo è enormemente ricco e vario. Si va dal cinese mandarino, la lingua più parlata nel mondo con centinaia di milioni di parlanti (l’inglese è al secondo posto), ad altre con ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] di persone. Per quanto attiene alle dieci lingue più diffuse, le stime del World Almanac 2005 attribuiscono al cinese mandarino 1,75 miliardi di parlanti, all'inglese 514 milioni, all'hindustani 496 milioni, allo spagnolo 425 milioni, al russo ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] : basti pensare che la resa interrogativa delle stesse parole modifica la natura dell’accento. Altre lingue, come il cinese mandarino, il cantonese o il vietnamita e molte lingue africane, si distinguono invece per la presenza di toni lessicali, cioè ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] ), ma non è vero l'inverso: esistono quindi lingue che hanno derivazione ma non flessione (così il cinese mandarino).
Greenberg accertò anche che le lingue non sfruttano tutte le possibilità teoriche che hanno a disposizione, ma solamente alcune ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] lessicali per cui la stessa sillaba assume significati diversi a seconda delle caratteristiche tonali, ad es. nel cinese mandarino). Inoltre, in alcune lingue l’accento è anche correlato alla presenza di timbri vocalici diversi (senza contare che ...
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mandarino1
mandarino1 s. m. e agg. [dal port. mandarim, alteraz. del malese mantri, a sua volta dal sanscr. mantrin- «consigliere»]. – 1. s. m. a. Termine usato un tempo dagli stranieri per designare i funzionarî civili e militari dell’Impero...
mandarino2
mandarino2 s. m. [prob. dalla voce prec., per allusione al colore giallo oro e alla provenienza dall’Oriente]. – 1. Pianta arbustiva delle rutacee (Citrus deliciosa), proveniente per alcune specie dalla Cina, dalla Cocincina e dalle...