IPERNEFROMA (dal gr. ὑπέρ "oltre" e νεϕρός "rene")
Alberto Pepere
Tumore costituito da elementi in parte analoghi a quelli del tessuto interrenale (corticale delle ghiandole surrenali), che si sviluppa [...] : a) I. benigno (nodo o struma di Grawitz), rappresentato da nodi blastomatosi della grandezza da una ciliegia a un mandarino, di solito unici, spesso lobulati, annidati nella sostanza renale e in prevalenza in quella corticale del polo inferiore o ...
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Bevanda ottenuta da distillati alcolici, addizionati o no di zucchero, aromatizzati con succhi di piante aromatiche, con oli aromatici, con essenze; si preparano per distillazione o per infusione o all’essenza. [...] i più noti: il curaçao, ottenuto dalla distillazione della buccia di un’arancia speciale delle Antille o, in Italia, del mandarino; l’anisetta (la sambuca è un tipo speciale di anisetta). Sono ottenuti per distillazione anche i cordiali, gli amari ...
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Gesuita (Colonia 1591 - Pechino 1666). Missionario in Cina, giunse a Pechino nel 1622 e fu per qualche anno missionario nello Shanxi; successivamente, richiamato (1630) a Pechino, ebbe l'incarico dall'imperatore [...] in lingua cinese. Godendo grande favore a corte (era stato creato presidente dell'ufficio di astronomia e poi anche mandarino), cercò di allargare la propria influenza e d'evangelizzare l'alta società cinese; nel 1650 ottenne l'autorizzazione per ...
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Ballerino e coreografo (Roma 1932 - Arolo, Varese, 1992). Allievo della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, divenne primo ballerino di quel teatro nel 1951. Passò nel 1953 alla Scala di Milano, [...] impianto classico-accademico, si segnalano Francesca da Rimini di P. I. Čajkovskij (1965), La strada di N. Rota (1966), Il mandarino meraviglioso di B. Bartók (1968), Concerto dell'albatro di G. F. Ghedini (1972), Romeo e Giulietta di Prokof´ev (1973 ...
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Cina, storia della
Silvia Moretti
Un paese enorme, un'antichissima civiltà
La civiltà cinese è una delle più antiche del mondo: già tra il 3° e il 2° millennio a.C. governavano sulla Cina le prime dinastie [...] impero unitario caratterizzato da periodi di splendore e di decadenza. Un importante elemento unificatore fu la lingua, il cinese mandarino, la cui origine si perde nella notte dei tempi: secondo alcuni studiosi era diffusa già nel 5° millennio a ...
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Ballerino e coreografo italiano (n. Roma 1960). Dopo gli studi presso la scuola di danza del Teatro dell'opera di Roma e le prime esperienze come solista e primo ballerino nella compagnia dell'ente lirico [...] con il Balletto di Toscana (Turnpike, 1991; Del doman non v'è certezza, 1992; Mediterranea, 1993; Pression, 1994; Il mandarino meraviglioso, 1996), con il teatro alla Scala (Foreaction, 1993; Le streghe di Venezia, 1995) e con l'English national ...
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YEN-P'ING (A. T., 99-100)
Giovanni Vacca
Città cinese nella provincia del Fu-kien, lat. 26° 42′ N., long. 118° 13′ E., situata alla confluenza del fiume Kien-k'i col Min kiang. La città sotto la repubblica [...] Il dialetto di buona parte degli abitanti immigrati dal N. non è quello del Fu-kien, ma il cinese comune (mandarino). Fu descritta da Martino Martini (Novus Atlas Sinensis, Amsterdam 1655, p. 126), il quale notava con meraviglia (cosa insolita allora ...
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Hong Kong
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Occupata da forze inglesi nel 1841 durante la guerra dell'oppio e colonia britannica dal 1843 al 1° luglio 1997, in seguito regione amministrativa speciale [...] acrobazie.
L'invasione della Cina da parte del Giappone, nel 1937, affrettò la fuga di registi e intellettuali di cultura mandarina verso la colonia britannica. Ma dal 1941 al 1945 anche H. K. subì l'occupazione giapponese, con un conseguente arresto ...
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Danzatore e coreografo (Ozora, od. Uzdin, Voivodina, 1906 - Roma 1988). Studiò danza moderna a Berlino con R. von Laban, quindi la danza accademica con V. Gsovsky e si perfezionò in Italia con E. Cecchetti. [...] anni 1967-69); alla Scala di Milano (1945-47), dove aveva esordito nel 1942 come protagonista e coreografo del Mandarino meraviglioso di Bartók. Intensa anche la sua attività all'estero. Della sua vastissima produzione (oltre 170 balletti) sono da ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] creazione dell'alfabeto coreano han'gŭl da parte del re Sejong (1418-1450). In seguito, nuove tavole di rime basate sul mandarino furono elaborate nel XVII sec., e hanno fornito la base del Zhuyin zimu, un sistema di simboli fonetici sviluppato nel X ...
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mandarino1
mandarino1 s. m. e agg. [dal port. mandarim, alteraz. del malese mantri, a sua volta dal sanscr. mantrin- «consigliere»]. – 1. s. m. a. Termine usato un tempo dagli stranieri per designare i funzionarî civili e militari dell’Impero...
mandarino2
mandarino2 s. m. [prob. dalla voce prec., per allusione al colore giallo oro e alla provenienza dall’Oriente]. – 1. Pianta arbustiva delle rutacee (Citrus deliciosa), proveniente per alcune specie dalla Cina, dalla Cocincina e dalle...