Nome comune dell’agrume Citrus deliciosa (v. fig.) e del suo frutto. È un arbusto delle Rutacee, alto 2-4 m, con foglie piccole, lanceolate, fortemente aromatiche, fiori bianchi, frutti globoso-depressi, a buccia sottile, facile a distaccarsi, profumata, con polpa gialla, succosa, molto zuccherina. Specie originaria della Cina, è stato introdotto per la prima volta nella regione mediterranea occidentale ...
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Termine con il quale dagli stranieri venivano designati i funzionari civili e militari dell’Impero cinese; mandarinato era la carica che essi ricoprivano.
Lingua m. I dialetti della Cina del Nord comunemente [...] usati per tutta l’estensione dell’Impero cinese. Il termine cinese (guanhua), ora in disuso, significava propriamente «lingua burocratica» ...
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Ibrido di mandarino e, forse, di arancio amaro (melangolo granito). Individuato da un padre Clemente nei primi anni di questo secolo nella missione di Misserghin presso Orano in Algeria, si è diffuso [...] , e il frutto, di colore rosso-aranciato scuro (per cui è chiamato mandarino sanguigno e anche mandarancio), ha le dimensioni del mandarino comune, e la buccia simile a quella dell’arancia. La pianta si mette in frutto lentamente e la produzione ...
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Varietà di mandarino coltivata specialmente negli USA: il frutto ha la buccia rossa aranciata, polpa molto succosa e semi numerosi; le foglie sono più larghe che nelle altre varietà. ...
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Drammaturgo ungherese (Balmazújváros, Hajdú-Bihar, 1880 - Budapest 1974). Noto soprattutto come librettista del Mandarino meraviglioso di Béla Bartók (1918), è altresì autore di una ventina di commedie [...] brillanti-sentimentali tradotte e rappresentate anche all'estero, tra le quali: Hálás utókor ("I posteri grati", 1908); Falusi idill ("Idillio di villaggio", 1908); Taifun ("Il tifone", 1909); Róza néni ...
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Ballerina italiana (n. Milano 1943). Allieva della scuola della Scala, dopo una prima affermazione in Il mandarino meraviglioso di Bartók-Pistoni (1968) veniva nominata prima ballerina di quel teatro nel [...] 1972 ed étoile nel 1975. Interprete prediletta di M. Béjart, che per lei ha creato numerosi ruoli, tra cui il ruolo principale in Ce que l'amour me dit (1974), ha danzato in coreografie di A. Ailey, P. ...
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. Specie di agrume, affine da una parte all'arancio amaro, dall'altra al mandarino. È un alberetto di altezza massima di 2-3 m., ha foglie piccole ellittiche con piccioli debolmente alati, frutti piccoli [...] rotondi e alquanto schiacciati, con buccia di mediocre spessore, di color giallo-arancio e polpa gialla, acida amarognola. Se ne distinguono due forme: una (Citrus sinensis Pers.) a foglie più grandi, ...
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Etnologo e orientalista lettone (Rauna 1869 - Riga 1938), prof. nell'univ. di Riga. La sua opera principale è una grammatica del cinese mandarino (1920). Si deve a lui anche una grande raccolta di racconti [...] popolari lettoni (10 voll., 1925-35) ...
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Lo sviluppo complessivo di un albero, che per ciascuna specie e anche per ciascun soggetto può essere grande (noce, ciliegio), media (pesco, arancio), e piccola (mandarino, chinotto). Il tipo di a. è influenzato [...] anche dall’ambiente e, nelle varietà colturali, dalla selezione ...
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mandarino1
mandarino1 s. m. e agg. [dal port. mandarim, alteraz. del malese mantri, a sua volta dal sanscr. mantrin- «consigliere»]. – 1. s. m. a. Termine usato un tempo dagli stranieri per designare i funzionarî civili e militari dell’Impero...
mandarino2
mandarino2 s. m. [prob. dalla voce prec., per allusione al colore giallo oro e alla provenienza dall’Oriente]. – 1. Pianta arbustiva delle rutacee (Citrus deliciosa), proveniente per alcune specie dalla Cina, dalla Cocincina e dalle...