LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] ma non compiuta", fu condannato all'esilio perpetuo.
Si stabilì allora a Torino, dove chiese e, con l'aiuto di P.S. Mancini, ottenne all'inizio del 1853 la naturalizzazione sarda. Tra i compagni d'esilio godeva di un certo prestigio rivestito, con un ...
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CONCA, Tommaso
Olivier e Geneviève Michel
Figlio del pittore Giovanni e di Anna Laura Scarsella, nacque a Roma il 22 dic. 1734 e venne battezzato in S. Lorenzo in Damaso il 24. Un elogio funebre conservato [...] della Religione e della Chiesa accompagnate da Scene della vita dei ss. Crescenziano e Florido in chiaroscuro. G. Mancini nel 1828 (Lettera..., in Giornale arcadico, XXXVII [1828], pp. 322 s.) vi ammiravala approfondita scienza anatomica e la ...
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MAINARDI, Girolamo
Saverio Franchi
Nacque a Urbino intorno al 1679 da Giovanni Paolo. Il cognome, diffuso tra Romagna e Marche, discendeva da una nota famiglia medievale di Bertinoro, presso Forlì. [...] 1749, fu la benestante sessantenne Maddalena Filingher, con la quale nel 1752 il M. andò ad abitare in palazzo Mancini sul Corso, lasciando la cura della tipografia di piazza Navona al primogenito Giovanni. Questi, ascritto all'esclusiva compagnia ...
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DELLA LEONESSA, Enrico (pseudonimo Lionne)
Rossella Leone
Nacque a Napoli il 15 luglio 1865 da Giuseppe e Luisa Caiazzo.
Osteggiato dapprima dalla famiglia, ottenne in seguito di studiare pittura presso [...] ottocentesco, si esprimeva nel 1912 con l'allestimento di una mostra del ritratto, dove il D. espose accanto ad A. Mancini, A. Noci, C. Innocenti, U. Coromaldi, un "serafico ritratto di bambina" (Lancellotti, 1912). Ma la frattura con la generazione ...
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DALL'ANCONATA (dell'Anconata, da, de l'Anconata, de Lanconata, [de] Lanconelli, [de] Anconelli)
Pietro Marsilli
Famiglia faentina alla quale appartennero numerosi ceramisti, documentata dal XV al XVII [...] morto nel 1474. Ventura ebbe cinque figli: Antonia, nota sin dal 1473e nel 1493già moglie del ceramista Tommaso Mancini, Giacomo, Tommaso, Nicola e Vincenzo, tutti maestri maiolicari.
Vincenzo e Tommaso, rispettivamente documentati dal 1473 al 1502 e ...
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DELLI, Daniele detto Dello
Giovanna Damiani
Figlio di Niccolò, farsettaio, e di madonna Orsa, nacque a Firenze intorno al 1403 (Milanesi, 1873, p. 275; Condorelli, 1968, p. 198).
Notizie sulla vita [...] -1542], a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp.95 s.; G.B. Gelli, Venti vite d'artisti... [sec. XVI], a cura di G. Mancini, Firenze 1896, p. 27; G. Vasari, Le vite... [1550, 1568], a cura di G. Bettarini-P. Barocchi, Testo, III, Firenze 1971, pp. 37-41 ...
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PACIFICI-MAZZONI, Emidio
Giovanni Chiodi
PACIFICI-MAZZONI, Emidio. – Nacque il 13 dicembre 1834 ad Ascoli Piceno da Lorenzo Pacifici, commerciante, e da Anna Mazzoni.
Dopo aver frequentato le scuole [...] . Insegnò ancora codice civile dal 16 novembre al 21 dicembre 1876. Il 29 aprile 1877, infine, Pasquale Stanislao Mancini lo nominò consigliere della Cassazione di Roma.
Pure indossando la toga di magistrato, il fervore dello scrittore non diminuì ...
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BRANDI, Giacinto
Antonella Pampalone
Figlio di Giovanni di Vincenzo, nacque a Poli nel 1621 (cfr. Vicariato di Roma, S. Lor. in Lucina, licenze matrimonio, 6 sett. 1640).
Vincenzo, vissuto tra la fine [...] , nn. 26 s., 39, 323; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, pp. 16, 152 s.; G. Mancini, Istruzioni storico artistiche di... Città di Castello, I, Città di Castello 1832, passim;B. De Dominici, Vite dei pittori..., III ...
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FILARETO, Partenio Apollonio
Dario Busolini
Nacque a Valentano, nell'alto Lazio, nel primo decennio del sec. XVI. Avviato allo stato ecclesiastico, ebbe accesso al castello della sua cittadina, una [...] del F.: una, dedicata all'aurora, mostra l'afflato mistico del prelato, quale egli era; l'altra, rivolta ad una donna, Faustina Mancini, come pure l'epigramma, l'uomo che ama in modo prima angelicato e poi passionale.
La cultura del F. è testimoniata ...
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DEL PO, Giacomo
Donald Rabiner
Figlio del pittore e incisore Pietro e di Porsia Compagna, nacque a Roma il 29 dicembre 1652. Probabilmente si formò nello studio del padre (il De Dominici [1743] in maniera [...] e moderna, VI (1963), p. 165; M. Picone Causa, Doni ai musei..., in Boll. d'arte, XLIX (1964), pp. 420-23; F. Mancini, Scenografia napoletana dell'età barocca, Napoli 1964, p. 78; O. Ferrari-G. Scavizzi, Luca Giordano, Napoli 1966, I, pp. 215, 261; R ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...