CREMONESI, Filippo
Cristina Fratelloni
Nacque a Roma il 22 apr. 1872, in una agiata famiglia borghese, da Giovanni e da Maddalena Foglietti. Giovanissimo, emigrò nel Sudamerica; stabilitosi in Cile, [...] , segretario generale del comune di Roma all'epoca dell'amministrazione del C. (E Mancini La Penna, In Campidoglio con A. Mancini, Firenze 1958). In esso le dimissioni del governatore direttamente si collegano a quel decreto che, un anno prima, ne ...
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ALBERTINI, Giambattista
Fausto Nicolini
Primogenito ed erede (8 nov. 1753) di Giuseppe, principe di Cimitile e di San Severino di Camerota, nonché marchese di San Marzano, nacque poco prima del 1715. [...] , andava assumendo Carlo Emanuele III di Savoia.
Per questo motivo, o per altre ragioni, divenne inviso a Luigi Borbone Mancini, duca di Nivernais, ambasciatore francese a Londra, il quale, d'accordo col balì Ignazio Solar de Beuille, rappresentante ...
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BLANC, Alberto
Renato Mori
Nacque a Chambéry il 10 novembre 1835 da Louis François e da Mariette Cartannas.
Compiuti i primi studi nella città natale e laureatosi in legge presso l'università di Torino [...] collaborazione (Roma, Arch. stor. del ministero degli Affari Esteri, Reg. tel., part. 90, 28 ag. 1882, p. 22: telegramma di Mancini al B.). Il B. ritirò le dimissioni, ma, di fronte al persistere delle accuse, nel gennaio 1883 lasciò il segretariato ...
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CIRMENI, Benedetto
Luigi Agnello
Nato a Mineo (Catania), il 23 ag. 1854, da Arcangelo e Maria Antonia Simili, studiò giurisprudenza nella università di Roma, iniziando intanto a praticare il giornalismo. [...] colpendo il corrispondente. del Diritto, organo ufficioso della Consulta, mirava in realtà al ministro degli Esteri italiano, P. S. Mancini, colpevole ai suoi occhi di non aver aderito del tutto alle tesi tedesche nelle recenti vicende internazionali ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] del padre ad Anagni. Rientrato a Roma, sposò la figlia di un certo Cecco, solitamente identificato con il notaio Francesco Mancini. Anche C. esercitò il notariato e certo dopo avere frequentato una scuola notarile romana.
In questi anni, compresi tra ...
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CANTELMO, Restaino (Rostagno)
Michel Hayez
Primo di questo nome, figlio, probabilmente primogenito, di Giacomo, giunse in Italia con suo padre al seguito di Carlo I d'Angiò. Difatti il 12 maggio 1269 [...] di Napoli, I, Napoli 1654, pp. 110-113; D. A. Contatore, De historia Terracinensi, Roma 1706, pp. 211-213; A. Colarossi Mancini, Memorie storiche di Popoli fino all'abolizione dei feudi, Popoli 1911, pp. 67-70; G. Marchetti Longhi, Il palazzo di ...
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GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] . 1898; poi in volume, Torino 1898).
Il G. criticava la "dottrina classica" nata in Italia nel 1851 con P.S. Mancini, la quale faceva discendere, in forma "rigida e quasi fatalistica", il "principio di nazionalità" da "un doppio ordine di fattori ...
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CASALI, Guglielmino
Franco Cardini
Figlio maggiore e molto probabilmente unico di Uguccio detto il Vecchio, ereditò dal padre la posizione di prestigio nella politica cortonese. Se ne ignora la data [...] ): F. Alticozzi, Storia della famiglia Casali; Cronache cortonesi di Boncitolo e d'altri cronisti, a cura di G. Mancini, Cortona 1896, p. 20; Nicolai episcopi Botrontinensis Relatio de itinere Italico Henrici VII imperatoris, in L. A. Muratori ...
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DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] . D. nel Risorgimento e nella politica post-unitaria (Teramo, 29-30 giugno 1972), Teramo 1974, pp. 39-49; a P. S. Mancini (bb. 604, 617); sopratutto riguardanti il periodo postunitario quelle a C. Perazzi (b. 968), G. Pisanelli (b. XC), a G. Cadolini ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] romanzo barocco tra Italia e Francia, a cura di M. Colesanti, Roma 1980, pp. 32-35, 144, 156 s.; A.N. Mancini, Romanzi e romanzieri del Seicento, Napoli 1981, ad ind.; Id., La narrativa libertina degli Incogniti. Tipologia e forme, in Forum Italicum ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...