CAPOCCI (Capoccini), Lello
Marcella Felici
Nacque, probabilmente a Roma, da Buccio di Paolo intorno al 1377.
La data di nascita approssimativa si ricava da un accenno nella storia della famiglia Capocci [...] Alessandro V, datata il 1º marzo ed emessa in risposta ad un'ambasceria di romani, in cui figurava Niccolò Mancini "unus ex conservatoribus camerae", che erano andati ad offrirgli il dominio della città liberata dalle truppe di Ladislao.
Rimaneva ...
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DE CARDONA, Nicola
Fulvio Mazza
Nato a Morano Calabro (Cosenza) il 27 marzo 1869 da Rocco e Giovannina Ferraro in una famiglia relativamente agiata, studiò nel liceo classico "B. Telesio" di Cosenza, [...] 1897.
Dal 1905 collaborò assiduamente all'organo ufficiale del P.S.I. cosentino La Parola socialista, diretto da Pietro Mancini, del quale fu uno dei primi redattori e dal 1910 collaborò anche al giornale socialista di Castrovillari La Luce diretto ...
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BORGOGELLI (de Burghisellis), Bartolomeo
Antonio L. Pini
Di nobile famiglia, originaria di Forlì e stabilitasi a Fano intorno al 1340 nacque alla fine del sec. XIV da Francesco e da Ghigiluzia Baglioni. [...] della città di Fano, Fano 1751, il pp. 399, 428, 430; D. Olivi, Notizie stor. diSenigallia, Loreto 1845, p. 145; L. Mancini, Sinigaglia dai Malatesti ai Rovereschi, in Atti eMem. della R. Deput. di st. patria per le Marche, s. 4, III, (1926), 2 ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] 1988, 1, pp. 1-15.
91 Cfr. R. Pellecchia, Con il vescovo a servizio del mondo, Roma 1978. Cfr. anche I. Mancini, Raffaele Pellecchia: come lo ricordo, Avellino 1983; A. Marranzini, Raffaele Pellecchia: vescovo del Concilio, Sorrento 1978.
92 Cfr. A ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] o rafforzava l’opzione triplicista: esso peraltro animava parallelamente, in casa liberale, la riforma del culto di Pasquale Stanislao Mancini tra il 1877 e il 1878, ma anche, in campo cattolico, la polemica di padre Carlo M. Curci a imitazione ...
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Edmondo Berselli
Bologna
«Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna» (Giosuè Carducci, Odi barbare, Nella piazza di San Petronio)
Bologna, città simbolo
di Edmondo Berselli
6-7 e 21-22 giugno [...] Evangelisti condivideva la vocazione per un’economia fatta di cose più che di astrazioni; con Giuliano Amato, Federico Mancini, Stefano Rodotà, Sabino Cassese, e con il suo antico maestro Giovanni Sartori, diede un contributo determinante a definire ...
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CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] Firenze e C. Tentativo di guerra econ., ibid., pp. 59-72; Q. Santoli, Pistoia e C., ibid., pp. 93-146; A. Mancini, C. in Inghilterra. Contr. alla storia dell'emigrazione italiana nel Trecento, ibid., pp. 147-164; P. Campetti, Ritratti di C. C., ibid ...
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GENALA, Francesco
Mario Di Napoli
Nacque suddito asburgico a Soresina, nel Cremonese, il 6 genn. 1843, in una famiglia di piccoli proprietari, da Zeffirino e Diamante Previ. Rimasto orfano di entrambi [...] rappresentanza proporzionale, a fianco di nomi illustri come R. Bonghi, E. Broglio, L. Luzzatti, T. Mamiani, P.S. Mancini, A. Messedaglia, M. Minghetti. La sua preoccupazione per il sistema elettorale era ispirata a una complessiva visione della ...
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GIUSTINIAN, Francesco
Giuseppe Gullino
Primo dei quattro figli maschi di Giovanni di Francesco e di Bianca Morosini di Giovanni di Alvise, nacque il 12 genn. 1628 a Venezia, nel bel palazzo a S. Vidal [...] parole e 100.000 scudi offerti a titolo personale dal Mazzarino, che ne ebbe in cambio l'iscrizione del nipote Filippo Giuliano Mancini al patriziato veneziano. A dire il vero, il cardinale aveva lasciato scegliere al G. tra quel denaro e sei "grossi ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] che aveva dichiarato l'impossibilità di governare Torino.
Nel 1864, nella discussione relativa, il C. si oppose alla proposta Mancini di abolizione della pena di morte. Poco dopo, in conseguenza del trasferimento della capitale a Firenze, durante i ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...