Pittore (Crotone 1727 - Roma 1790). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma: accanto a quadri di soggetto sacro (in S. Caterina, SS. Apostoli, ecc.) eseguì ampî cicli a villa Albani (dal 1761) e nei palazzi [...] Chigi (1765-67) e Vidoni Caffarelli (1773-74) sviluppando il tema neoclassico della decorazione parietale tratta dall'antico. Pittore dei Sacri palazzi apostolici dal 1769, nel 1772 fu nominato Custode ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e Subleyras. Fra i suoi allievi ebbe G. Cades e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, ...
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Nacque a Bologna, il 15 febbr. 1696 (Bologna, Archivio gener. arcivesc., Registro battesimale della cattedrale), da Antonio e Maddalena Cremaschi; suo padrino di battesimo fu il senatore della città Francesco [...] di L. Vinci, Amare per regnare (Alcamene) di N. Porpora, Siface (Orcano) di F. Feo e Traiano (Cosroe) di F. Mancini; l'ultima opera eseguita fu Silla dittatore (Domizio) di L. Vinci, rappresentata nel palazzo reale.
Nel 1724 tornò a Bologna dove, nel ...
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Pittore italiano (Napoli 1860 - ivi 1949). Derivò la sua maniera da A. Mancini, prediligendo i particolari pittoreschi, lo svariare delle tinte vivaci. La sua bravura facile, appariscente, gli procurò [...] notevole successo presso il pubblico. Numerose sue opere a Napoli (museo di Capodimonte) e a Torino (Galleria d'arte moderna) ...
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CERRINI, Gian Domenico, detto il Cavalier Perugino (o Giovan Domenico Perugino)
Francesco F. Mancini
Nato a Perugia il 24 ott. 1609 da Francesco di Giovan Battista e "Orsolina sua consorte", fu battezzato, [...] il 30 dello stesso mese, nella cattedrale di S. Lorenzo (Perugia, Archivio capitolare, Libro dei battesimi, 1606-1627, c. 42v).
Il Pascoli (1730, p. 52) riferisce che il C. ebbe la sua prima educazione ...
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Generale italo-austriaco (Parigi 1663 - Vienna 1736); figlio di Eugenio Maurizio e di Olimpia Mancini, destinato alla carriera ecclesiastica, chiese invano (1683) a Luigi XIV di entrare nel suo esercito. [...] Lasciata Parigi, entrò al servizio dell'imperatore Leopoldo I, distinguendosi subito nelle operazioni contro i Turchi per la liberazione di Vienna assediata (1683) e in quelle successive, sicché (1687) ...
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BRACCI, Virginio
Hugh Honour
Anna Maria Corbo
Figlio dello scultore Pietro e di Faustina Mancini, nacque a Roma il 16 ag. 1737. L'interesse degli studiosi per il padre ha probabilmente fatto trascurare [...] ricerche adeguate ai fini di una ricostruzione critica della vita e dell'attività di questo architetto.
Dalla Vita, anonima, pubbl. in Gradara, sappiamo che il B. ricevette una buona educazione letteraria ...
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Figlio (n. Chambéry 1633 - m. in Vestfalia 1673) di Tommaso di Savoia; sposò (1657) Olimpia Mancini, nipote del card. Mazzarino. Ebbe dal re di Francia il governo del Borbonese e delle province della Champagne [...] e di Brie; si segnalò nel 1657 in varî fatti d'arme, ricevendo il grado di colonnello degli Svizzeri e dei Grigioni. Partecipò (1658) agli assedî di Dunkerque e di Bergues. Dopo la pace dei Pirenei (1659) ...
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CECCHERELLI, Alberto
Bruno Ingrao
Nacque a Firenze il 22 marzo 1885 da Guglielmo e Leoncina Mancini. Frequentò l'Istituto commerciale di Firenze, allora scuola di commercio "Leon Battista Alberti", [...] in quanto la famiglia voleva avviarlo all'amministrazione di una azienda di sua proprietà. Conseguita la licenza nel 1902, s'iscrisse quello stesso anno alla Scuola superiore di commercio di Venezia, dove ...
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FIORI, Giovanni Francesco
Tommaso Manfredi
Nacque a Roma l'8 ag. 1709 da Domenico Antonio e da Caterina De Rossi (Mancini, 1979, p. 22). Fu tenuto a battesimo da G.F. Pellegrini, scenografo e "gentiluomo" [...] de l'église de S. Nicolas des Lorrains (1623-1870), in Les fondations nationales dans la Rome pontificale, Roma 1978, p. 498; P. Mancini, La chiesa di S. Gioacchino ai Monti e l'opera di G.F. F., Roma 1979, passim; G. Incisa della Rocchetta - J ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...