DE GRADO
Artemisia Abrami Calcagni
Famiglia di incisori probabilmente di origine fiamminga (Gori Gandellini) operanti a Napoli dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XVIII. Mancano gli estremi [...] Napoli 1694. Mentre l'antiporta è da invenzione di Giacomo del Po (Mancini, 1968, p. 166), i ritratti sono per lo più da (esemplari di queste quattro incisioni sono conservati nella collezione Mancini di Napoli).
Bibl.: oltre alla bibliografia in U. ...
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FENZONI (Faenzoni, Fanzoni, Fanzone), Ferraù (detto anche Ferraù da Faenza)
Roberto Nuccetelli
Nacque da Mario e da Cornelia di Antonio Benai nel 1562, come si deduce dall'iscrizione che si trovava [...] 1639.
Il F. morì a Faenza l'11 apr. 1645; fu sepolto nella chiesa di S. Cecilia (distrutta).
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Considerazioni sulla pittura [1617-1621], a cura di A. Marucchi-L. Salerno, I-II, Roma 1956-1957, ad Indicem;Bibl. ap. Vaticana ...
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INGONI, Giovanni Battista
Barbara Savina
Nacque a Modena intorno al 1528 e fu uno dei protagonisti della scena artistica emiliana, contribuendo insieme con Domenico Carnevale, attivo in quella regione [...] B.W. Meijer, Mirola and Bertoia in the palazzo del Giardino Parma, in The Art Bulletin, LXIX (1987), pp. 396 s.; F.F. Mancini, Miniatura a Perugia tra Cinquecento e Seicento, Perugia 1987, pp. 26 s., 122 s. n. 48; S. Magliani, in La pittura in Italia ...
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BADALOCCHIO, Sisto
Creighton Gilbert
Nacque a Parma il 28 giugno 1585, figlio di Giovanni e di una Margherita; padrino fu certo Andrea della Rosa, ciò che plausibilmente spiega il nome "Sisto Rosa" [...] Brugnoli, Note alla mostra dei Carracci, in Bollett. d'arte,s. 4, XLI (1956), p. 3591. L. Salemo, Commento a G. Mancini, Considerazioni... cit., II, Roma 1957, pp. 106, 148, 149, 191, 192; D. Mahon, Afterthoughts on the Carracci Exhibition,in Gazette ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] 'alma città di Roma, Roma 1609, p. 6; P. M. Felini, Trattato nuovo delle cose maravigliose..., Roma 1610, pp. 5, 91; G. Mancini, Consid. sulla pittura [c. 1620-24], a cura di A. Marucchi-L. Salerno, Roma 1957, ad Indicem; G. Celio, Memorie delli nomi ...
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FABRON, Luigi
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Torino il 26 sett. 1855 da Adolfo e Rosa Rosotti. Trasferitosi a Napoli giovanissimo con la famiglia, apprese dapprima il disegno dallo scultore [...] 1877 il F. era a Parigi con V. Gemito e con Mancini, che arrivò nel marzo. Con loro divise la casa e decise napol. e Scuola di Posillipo, Napoli 1955, p. 38; D. Cecchi, A. Mancini, Torino 1966, p. 20; A. M. Comanducci, Diz. illustrato dei pittori... ...
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GIOVANNI da Piamonte
Frank Dabell
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Piamonte nella Val di Sieve (dintorni di Pontassieve, oggi in provincia di Firenze), [...] delle lettere non consente di avallare tale ipotesi.
Di G. non si conoscono luogo e data di morte.
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Istruzione storico-pittorica per visitare le chiese e palazzi di Città di Castello, Perugia 1832, pp. 102-106; G. Magherini ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea (Giannandrea)
Valerio Vernesi
Figlio di Carlo e Caterina Ricci di San Leo, nacque il 19 nov. 1710 a Pesaro, presso la cui cattedrale venne battezzato dal mansionario don Francesco [...] un erudito classicismo derivato dal contatto diretto con l'antico, dal confronto con gli orientamenti interni alla bottega di Mancini e dalla frequentazione di villa Albani, da cui ebbe luogo il fondamentale sodalizio con Anton Raphael Mengs (Pulini ...
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D'ANTINO, Nicola Eugenio
Mario Quesada
Figlio di Vincenzo e di Floridea Chirone (Tirone), nacque a Caramanico (L'Aquila) il 31 ott. 1880. A dieci anni divenne allievo di F. P. Michetti - che era solito [...] di belle arti, seguendo le lezioni di A. D'Orsi. Durante il soggiorno napoletano conobbe Gemito, Scarfoglio e Mancini, imbevendosi di verismo partenopeo: la sua produzione giovanile è influenzata dal naturalismo dei suoi primi maestri.
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FORZORI (Forziori), Alessandro
Monica Grasso
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore aretino, figlio di Giovanni Donato, collaboratore di Giorgio Vasari, attivo tra il 1564 e il [...] .
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite…(1568), a cura di G. Milanesi, VII, Firenze 1881, p. 620 n. 2; G. Mancini, Istruzione storico-pittorica per visitare le chiese e palazzi di Città di Castello, Perugia 1832, p. 271; G. Gronau, Una lettera inedita di ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...