GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] stile farebbero ricondurre al medesimo artista, secondo il Mancini, anche il catafalco per le esequie del viceré a Roma nel Settecento, Roma 1989, I, pp. 54, 58; F. Mancini - P. Simonelli, Il rovinismo nella scenografia del Settecento, ibid., pp. 153 ...
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NERONI, Bartolomeo
Mauro Mussolin
NERONI, Bartolomeo (detto il Riccio). – Di questo artista proveniente da una famiglia di pittori originaria di Montecchio, nel contado pisano, non si conoscono il luogo [...] Bibl.: G. Vasari, Le vite (1568), a cura di G. Milanesi, Firenze 1878-85, IV, p. 608; VI, pp. 399, 412-415; G. Mancini, Considerazioni sulla pittura (1617-21), I, a cura di A. Marucchi, Roma 1956, pp. 193-195; A. Landi, «Racconto» del duomo di Siena ...
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SCURA, Pasquale
Carolina Castellano
– Nacque il 24 aprile 1791 a Vaccarizzo Albanese, nel Cosentino, da Rosa Ferrioli e da Agostino, proprietario terriero, entrambi di famiglia italo-albanese (arbereshë).
Pasquale [...] e probabilmente aiutato a entrare nella cerchia di alcuni magistrati genovesi, che gli avevano promesso i propri buoni auspici. Mancini, che a Torino era membro della commissione ministeriale per la riforma dei codici, e che già lo aveva soccorso ...
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SOMMARUGA, Angelo
Carlo M. Fiorentino
– Nacque a Milano il 23 gennaio 1857 da Giovanni Battista, negoziante di legname, e da Rachele Piccioli.
Frequentò la scuola tecnica di Milano, dove si diplomò [...] della Destra e della Sinistra trasformiste, da Marco Minghetti ad Agostino Depretis, presidente del Consiglio, a Pasquale Stanislao Mancini, più volte ministro, e allo stesso Baccelli. Le Forche caudine ebbero un certo successo di pubblico con una ...
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SEMINO, Alessandro e Cesare
Gabriele Langosco
SEMINO, Alessandro e Cesare. ‒ Nacquero a Genova, intorno al 1550, da Andrea (Parma, 1999e, p. 408).
Compirono la formazione presso la bottega del padre [...] opere grafiche espunte dal catalogo di Andrea e Ottavio Semino – a Cesare e Alessandro (Erbentraut, 1989-1990, p. 36; Mancini, 2017, pp. 55 s.). Ancora ai due fratelli spetta la paternità di alcuni affreschi dei palazzi di Agostino Pallavicino (Parma ...
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BROSCHI (Brosca), Riccardo
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Napoli quasi certamente nel 1698 dal musicista Salvatore Brosca (cognome originario della famiglia) e da Caterina Barrese.
La data esatta di [...] Maria di Loreto a Napoli, probabilmente nel decennio 1712-1722, con i maestri Gaetano e Giovanni Veneziano, G. Perugini e F. Mancini (erra il Florimo che lo dice allievo di F. Durante). Il 3 febbr. 1725 esordì come compositore di musica sacra per la ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] degli impasti barocchi, sia per la conoscenza di Antonio Mancini. La compattezza della forma accademica si sfalda e le genere, in cui più accentuatamente egli manifestò i suoi legami con Mancini e il suo distacco dalle formule leziose di V. Caprile o ...
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FABBRINI (Fabrini), Giuseppe
Luca Della Libera
Nato a Siena nella prima metà del secolo XVII, appartenne probabilmente all'Ordine dei gesuiti, come dimostrerebbe il suo mottetto Coeli cives exultate [...] teatro del collegio. Vi insegnavano, tra gli altri, alcuni tra i più celebri compositori del tempo, come P. Albergati, F. Mancini, G. Chiti, G. Orlandini e D. Sarri. L'attività didattica del F. all'interno del collegio riguardò probabilmente il canto ...
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BOSCHI, Giuseppe Maria
Giovanni Scalabrino
Non si conoscono di lui né il luogo (Napoli per alcuni, Viterbo per altri), né le date di nascita e di morte; sposò il contralto Francesca Vanini che fu cantante [...] Aci,Galatea e Polifemo. Nel 1710 il B. appare a Londra per cantare all'Opera italiana nel L'Idaspe fedele di F. Mancini e nell'anno successivo nell'Etearco del modenese G. Bononcini. Il 24 febbr. 1711 nel Rinaldo di Haendel il B. cantò nella ...
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CESARI, Bernardino
Herwarth Roettgen
Figlio, di Muzio, nacque ad Arpino (Frosinone) nel 1571. Fratello minore di Giuseppe, il Cavalier d'Arpino, è documentato per la prima volta a Roma in una condanna [...] s.) sono menzionati numerosi quadri del C., oltre a un suo ritratto eseguito dal Caravaggio del quale era amico fin dal 1593(Mancini). Su basi stilistiche gli si deve attribuire la "sala con le Virtù" nella villa Sora di Frascati come pure la grande ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...