TRITTICO
Gioacchino MANCINI
. Si dicevano presso i Romani triptycha (τρίπτυχα) i libri di note composti di tre tavolette articolate, connesse per mezzo di un nastro o di mastietti che permettevano di [...] ripiegarle l'una sull'altra. L'interno dei triptycha aveva un bordo rilevato che limitava lo spazio vuoto entro il quale si spalmava un sottile strato di cera. Su questo si scrivevano le note (v. anche ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] modo indubbio che tali refrigerî erano celebrati soprattutto in memoria degli apostoli (sui recenti scavi di S. Sebastiano, v. G. Mancini ed O. Marucchi, in Notizie Scavi, 1923, p. 1 segg.; v. anche Nuovo Bull. Arch. Crist., 1915 segg., passim).
Nel ...
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MATRALIA
Gioacchino MANCINI
. Nell'antica Roma, l'11 giugno si sacrificava, durante le sacre di Vesta, alla Dea Bona, sotto il nome di Matuta; quel giorno festivo prendeva il nome di Matralia. L'offerta, [...] come nelle Vestalia, consisteva in una rustica focaccia, abbrustolita in un vaso fittile, riscaldato, posta dalle matrone sull'ara della dea. Nei giorno stesso si celebrava una strana cerimonia, della ...
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Giuochi in onore degl'imperatori romani divinizzati che si celebravano nelle varie città dell'impero, generalmente nelle vicinanze dei templi eretti nei Fori e nei Capitolia cittadini. Questi templi erano designati con il nome di Augustea, e di templa Augustorum, e nelle provincie orientali con le voci greche Καισαρεῖα, Αὐγουστεῖα o Σεβαστεῖα. Le città ove esistevano questi centri del culto imperiale ...
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MEDITRINALIA
Gioacchino Mancini
. Nell'antica Roma si celebrava l'11 di ottobre una festa con questo nome, dalla voce mederi "medicare", e dal nome dela dea Meditrina. In essa si gustava il vino nuovo, [...] come medicina, chiamandolo vecchio; infatti le libazioni erano accompagnate dalla formula: nonum vetus vinum libo, novo veteri vino morbo medeor. L'origine di tale uso va ricercata in quel che si praticava ...
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Era uno scudo metallico che i Romani adottarono, fin dai tempi più antichi, per la difesa dei soldati della prima classe, mentre quelli delle altre tre classi portavano lo scudo quadrilatero sannitico (scutum). Più tardi il clipeo cedette il posto allo scudo leggiero di pelle, detto parma (v. scudo).
Nei templi greci si solevano sospendere scudi trasformati in ex-voto, con iscrizioni che ricordavano ...
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MOLA SALSA
Gioacchino Mancini
. Era farro abbrustolito cosparso di sale, usato nei sacrifici romani. Il farro, il sale e il vino erano gl'ingredienti indispensabili in ogni sacrificio in onore di qualsivoglia [...] divinità e in tutti i giorni festivi dell'anno. Ma nella festa delle Vestalia l'offerta della mola salsa assumeva uno speciale carattere, quello cioè di ringraziamento alla dea per la compiuta maturazione ...
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NICEFORIE
Gioacchino Mancini
. Fino dai tempi di Attalo I, re di Pergamo (241-197 a. C.) furono celebrati solenni giuochi in onore di Atena Νικηϕόρος, detti perciò Νικηϕόρια (Nicephoria). Si celebravano [...] fuori della città di Pergamo in un recinto presso un bosco sacro, il Νικηϕόριον, che fu restaurato dal re Eumene II (197-159 a. C.). Sotto questo re i giuochi furono rinnovati e celebrati con inusitato ...
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TUBICINI
Gioacchino Mancini
Presso i Romani dicevasi tubĭcen il suonatore della tuba.
Nell'esercito i tubicines davano il segnale dell'assalto e della ritirata, e accompagnavano col suono dei loro strumenti [...] il comandante in capo mentre al cospetto dell'esercito schierato compiva il sacrificio propiziatorio. I segnali di partenza erano invece dati dai cornicines, suonatori di corno. Secondo l'uso invalso dopo ...
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RICA
Gioacchino Mancini
. Pezzo di stoffa di colore porpora quadrata e orlata da una frangia che le donne romane portavano come un velo sulla testa, in modo particolare quando celebravano sacrifici [...] o vi prendevano parte (Fest., p. 139; Varro, De lingua lat., V, 130) e anche in altre occasioni solenni (cfr. Plaut., Epid., II, 2, 50; Gell., Noct. Att., VI, 10). Era il manto proprio della flaminica, ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...