Pittore, nato a Salerno nel 1858, morto suicida a Sala Consilina l'8 aprile 1911. Studiò a Napoli con Domenico Morelli; ma la sua istintività pittorica lo portava fuor della via segnata da quel maestro. [...] donne popolane gli davano modo di manifestare con pienezza la sua plasticità. Avvicinato da queste sue doti al Michetti e al Mancini primitivo, nel decorso della sua carriera egli parve come schiacciato da quei due pittori affini e più forti di lui ...
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SIVIERO, Carlo
Pittore, nato a Napoli il 22 luglio 1882, vivente a Roma, dove insegna pittura nell'Accademia di belle arti. Fece i primi studî a Napoli, nella scuola privata di T. Celentano, e, per corsi [...] a temi di campagna, di mare e di officine, si diede con predilezione alla figura, seguendo le orme napoletane di Antonio Mancini e di Michetti. Più tardi, trasferendosi a Roma e viaggiando per i più vivi centri artistici d'Europa alla ricerca di ...
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DE CRESCENZIO, Nicola (Nicolò) Pasquale Michele
Achille De Nitto
Nacque a Terlizzi (prov. di Bari) il 17 maggio 1832 da Vincenzo e da Caterina De Napoli. Studiò nel seminario vescovile di Molfetta, [...] . Mittermaier, già maestro ed intimo di molti tra i maggiori studiosi napoletani (da Nicolini a Scialoja, a Pisanelli, a Mancini).
Rientrato in Napoli nei primi mesi del '60, il D. partecipò attivamente al movimento per la caduta del regime borbonico ...
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FOGGIA, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Roma nel 1603 terzogenito dei sette figli di Giacomo, originario di Civitella San Paolo, e di Angela Alberici, romana. Fu battezzato in S. Luigi de' Francesi [...] coltivando importanti rapporti con l'aristocrazia di parte filofrancese: il F. ebbe il conte Orazio Carpegna e donna Virginia Mancini Glorieri a padrino e madrina di battesimo. È molto probabile anche un rapporto della famiglia Foggia con G.B. Nanino ...
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TESTA, Virgilio
Oscar Gaspari
– Nacque a Vejano (Viterbo) il 3 giugno 1889 da Alfredo, segretario comunale, e da Prassede Bernardini, sarta, primo di quattro figli.
Frequentò il liceo a Viterbo e l’università [...] fondiaria diretta a limitare e dirigere l’espansione abitativa; a Testa venne preclusa la possibilità di succedere allo stesso Mancini nella carica di segretario generale, destinata a un prefetto, ed ebbe la direzione dell’ufficio studi della IX ...
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CIBURRI, Simeone
Vittorio Casale
Pittore perugino attivo nella prima metà del Seicento. Morì nel 1624; fu seppellito il 4 gennaio di quell'anno nella chiesa della Confraternita di S. Maria dei Laici [...] dubbio, se si considera che non è elencato fra i figli nominati da Polidoronel testamento di recente ritrovato (F. F. Mancini, in Diz. biogr. degli Italiani, XXV, s. v.). Inoltre, un documento menzionato dall'Orsini (1806) e pubblicato da G ...
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LORETI, Giovanni
Rossella Canuti
Nacque il 31 maggio 1686 a Fano da Domenico e da "Donna Mattia sua moglie". Suoi padrini furono due esponenti della nobiltà fanese: il conte Giovanni Montevecchio e [...] , che la pittura marchigiana andava mutuando in quegli anni dalla scuola romana, attraverso le personalità di Cignani e Mancini. Diversamente dallo stile di questi pittori, quello del L. risulta meno classico, più sensibile al rococò.
Sempre per ...
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DE GRADO
Artemisia Abrami Calcagni
Famiglia di incisori probabilmente di origine fiamminga (Gori Gandellini) operanti a Napoli dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XVIII. Mancano gli estremi [...] Napoli 1694. Mentre l'antiporta è da invenzione di Giacomo del Po (Mancini, 1968, p. 166), i ritratti sono per lo più da (esemplari di queste quattro incisioni sono conservati nella collezione Mancini di Napoli).
Bibl.: oltre alla bibliografia in U. ...
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NAZIONE
Felice BATTAGLIA
Walter MATURI
. Con la parola "popolo" si designa in filosofia del diritto e nella pubblicistica un elemento materiale costitutivo dello stato, accanto al territorio, materiale [...] , cl. di sc. morali, 4ª, 6ª, Roma 1889, e F. Ruffini, Il principio di nazionalità in G. Mazzini e in P. S. Mancini, Milano 1917); T. Mamiani, Di un nuovo diritto pubblico europeo, 3ª ed., Napoli 1860; L. Taparelli d'Azeglio, Della nazionalità, Genova ...
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MARCHIONNI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici, che s'inizia da Angelo, nato a Firenze verso la metà del Settecento, morto nel 1802. Cominciò con gli Accademici fiorentini e passò poi per varie compagnie [...] e brio, recitò nella compagnia di M. Battaglia (1791-92), poi in quella di G. Fiorio (1792-93), G. B. Mancini, ecc. Sposò, nel 1790, Elisabetta Baldesi (1776-1835), di Siena, vedova dell'attore Grazzini. Essa seguì le sorti del marito, affermando ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...