MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] d’uve diverse [...], un fanciullo che da una lucerta, la quale usciva da fiori e da frutti, era morso». Da parte sua, Giulio Mancini (p. 224) non parla di queste opere, né fa cenno della «prova» del M. «a stare da se stesso»; ma, di seguito al ...
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POLIDORO da Lanciano
Francesco Trentini
POLIDORO da Lanciano (Polidoro de’ Renzi, Polidoro Lanzani, Polidoro Veneziano). – Nacque a Lanciano da Paolo de’ Renzi e da madre ignota, circa l’anno 1510.
Tradizionalmente [...] di San Pantalon, dove aveva trascorso tutta la sua trentennale stagione veneziana, il 21 luglio 1565, dopo una febbre durata sei mesi (Mancini, 2001, p. 119).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite (1568), a cura di G. Milanesi, VII, Firenze 1881, p. 532 ...
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CONCOLI (Concole, Conculi), Adriano
Nicola Longo
Nacque a Todi da Valentino e Fausta Cerbasii Ciaccoli, in un periodo compreso fra gli ultimi anni del sec. XV e i primi del XVI (se è vero che la contesa [...] Adams, Catal. of books printed on the continent of Europe, 1501-1600 in Cambridge libraries, I, Cambridge 1967, p. 308, n. 2488; F. Mancini, Un poeta burlesco a Todi nel sec. XVI, in La Rass. della lett. ital., s. 7, LXIII (1959), pp. 52-71; N. Longo ...
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ASTRUA, Giovanna
Alberto Pironti
Incerti o frammentari sono i dati biografici che riguardano questa cantante del secolo XVIII. Secondo il Fétis e altri compilatori di dizionari dopo di lui, nacque a [...] malattia di petto, morì in una sua villa presso Torino il 28 ott. 1757 (il Fétis la fa morire nel 1792).
Scrive il Mancini che l'A. "perché dotata di una voce agilissima, si applicò su questo genere con tale assiduità, che ridusse atta la sua voce ...
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PEREZ, David
Raffaele Mellace
PEREZ, David (Davide). – Nacque a Napoli nel 1711 (Burney, 1789, p. 570), figlio di Giovanni e di Rosalina Serrari.
Ebbe almeno una sorella, Olimpia, nata nel 1715; rimasto [...] musica, 1960, p. 406).
Nel 1722 entrò al Conservatorio di S. Maria di Loreto, dove fu allievo di Francesco Mancini per il contrappunto e la composizione, Francesco Barbella per il violino, suo strumento principale (Barbella elogiò Perez a Charles ...
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NALDI, Mattia
Elisa Andretta
NALDI, Mattia (Matteo). – Nacque a Siena tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo da un’illustre famiglia cittadina.
Si laureò nella sua città natale in medicina e [...] risulterebbe che nei primi anni Sessanta, fu anche medico di casa dei Colonna, che lo inviarono a Macerata a curare Maria Mancini Colonna nel 1661 (Arch. di Stato di Firenze, Mediceo del Principato 4027, c. 806), mentre a Roma curò Cristina di Svezia ...
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CIPRIANI, Giovanni Battista
Luciana Cassanelli
Figlio di Simon Pietro e di Eva Bandini, nacque a Siena il 20apr. 1766 (Thieme-Becker; 1765, secondo il Romagnoli), fratello di Barbato scultore e Galgano [...] belle arti presso lo scultore e architetto G. Silini di Siena. Vinse il premio della Fondazione Marcello Biringucci e Giulio Mancini dell'istituto di beneficenza della Compagnia della Madonna (presso l'ospedale di S. Maria della Scala di Siena). Il ...
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DAVANZATI, Mariotto
Paolo Procaccioli
Nacque a Firenze nella prima metà dcl sec. XV da Arrigo di Davanzato e Lisa di Filippo di Neri Ardinghelli (meglio nota come Branda o Bonda).
Ignoto l'anno di nascita, [...] sono però tuttora inedite), bisogna ancora far riferimento alle indagini dei Flamini, La lirica toscana.... cit., spec. alle pp. 245-251; a G. Mancini, Vita di L. B. Alberti, Firenze 1911, p. 212, e alle puntualizzazioni di D. E. Rhodes, M. D. and an ...
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Storico savoiardo (Chambéry 1639 - ivi 1692), figlio di un magistrato della Savoia, abate. Si trasferì giovanissimo a Parigi e si segnalò per un suo genere di storia romanzata, del quale scrisse una specie [...] des Espagnols contre Venise (1674), a proposito della congiura di A. Bedmar. Divenuto amico e confidente di Ortensia Mancini (nipote del card. Mazzarino), fu con lei in Inghilterra (1679); si occupò anche di argomenti letterarî e religiosi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] Fovel sembra voler dimostrare è che in un «monopolio tutorio perfetto» (L’individuo e lo Stato nell’economia corporativa, 1930, in Mancini, Perillo, Zagari 1982, p. 142), in un sistema cioè in cui un gruppo – lo Stato – fa le scelte per conto degli ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...