Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto; addottoratosi a Padova (1565), insegnò filosofia e teologia negli istituti della congregazione. Frutto di questo insegnamento è l'opera, aristotelica per dottrina e metodo, De cognitione hominis, quae naturali lumine haberi potest (1586). Nel 1590 fu chiamato da Alfonso II d'Este ...
Leggi Tutto
Pittore veneziano (primi decennî sec. 16º), seguace di Giorgione, fu in rapporto col gruppo trevigiano di P. M. Pennacchi e di D. Capriolo. Importante è la Madonna (unica opera firmata e datata 1511) nel duomo di Lendinara, di schema belliniano, ma la sua pittura appassionata meglio si adatta ai soggetti profani, tra cui i cosiddetti Verdelotto e Ubretto (Roma, palazzo Venezia), il Suonatore di violino ...
Leggi Tutto
Ispanista (Campobasso 1918 - Pisa 1990); prof. di letteratura spagnola prima a Roma poi a Pisa. Nei primi anni Sessanta fondò il Gruppo per gli studî di iberistica e organizzò l'Istituto di Pisa, che possiede una delle biblioteche più fornite di materiali ispanistici. Creò collane e riviste come l'annuale Studi ispanici (1976) e il semestrale Linguistica e letteratura (1976). Tra le sue opere: Figure ...
Leggi Tutto
, Camilla. Schermitrice italiana (n. Roma 1994). Specialista di fioretto, che gareggia per le Fiamme Gialle, nel 2017 ha vinto l’oro a squadre sia agli Europei di Tbilisi che ai Mondiali di Lipsia. L’anno successivo è tornata a vincere l’oro a squadre agli Europei di Novi Sad ...
Leggi Tutto
Letterato (Firenze 1776 - ivi 1848); spirito polemico, classicista acceso, sfogò l'astio contro i numerosi detrattori della sua attività d'erudito negli Scherzi in rima e un po' in tutte le sue opere. Tradusse, sempre in versi e talvolta felicemente, Omero, Virgilio, Catullo, Pope, Gray ...
Leggi Tutto
Pittore (Milano 1829 - ivi 1910); paesista, si distacca dalle correnti lombarde del sec. 19º, mostrandosi sensibile alle contemporanee esperienze francesi. Dai suoi lunghi viaggi all'estero riportò studî dal vero, alcune centinaia dei quali si trovano nella Galleria d'arte moderna di Milano ...
Leggi Tutto
Erudito (Cortona 1832 - Firenze 1924); partecipò alle guerre del 1860 e del 1866; fu deputato. Per tutta la vita attese ai prediletti studî storico-letterarî, specie sull'umanesimo (Vita di L. B. Alberti, 1882; Vita di L. Valla, 1891; ecc.) ...
Leggi Tutto
Gentiluomo padovano (sec. 17º), autore di un romanzo di avventure allegorico e morale, Il principe Altomiro, che ha qualche interesse per notizie sui viaggi da lui compiuti e sulle superstizioni del suo tempo ...
Leggi Tutto
Giurista e uomo di stato (Castel Baronia, Ariano, 1817 - Roma 1888). Membro del parlamento di Napoli (1848), dopo la repressione borbonica si rifugiò a Torino, dove ebbe la prima cattedra di diritto internazionale. Deputato (dal 1860) della sinistra, più volte ministro, fu artefice dell'adesione italiana alla Triplice alleanza (1882).
Vita
Iniziò l'insegnamento universitario a Napoli, esercitando ...
Leggi Tutto
Attrice, nata a Livorno nel 1835, morta a Roma nel 1881. Giunse alla scena dalla Società filodrammatica. Nel 1853 era in compagnia Feoli, insieme col marito Lodovico Mancini (morto ad Alicante, dove si [...] trovava con Ernesto Rossi) quando Francesco Righetti la scritturò per la Compagnia reale sarda al posto di Rosina Romagnoli. La C.-M. si mostrò presto degna della celebre servetta, e si acquistò fama grandissima ...
Leggi Tutto
mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...