NERONI, Matteo
Stefano De Mieri
(Matteo da Siena). – Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore senese, documentato dal 1567 al 1592.
A causa di una certa genericità delle fonti, la sua [...] loggia dei Leoni a villa Montalto (1588) e in alcuni ambienti dei palazzi Vaticani (1592; Bertolotti, 1882).
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Considerazioni sulla pittura (1617-30 circa), a cura di A. Marucchi- L. Salerno, I, Roma 1956, pp. 199, 267; G ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] giovane leva dei loro discepoli, rappresentata nell’un caso da Vittorio Mathieu e Gianni Vattimo, da Emanuele Severino e don Italo Mancini nell’altro.
Altri professori
Il caso di quest’ultimo pensatore è degno di nota non solo per l’evoluzione di un ...
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Militare (n. 1635 - m. Parigi 1674), del ramo R.-Guémenée. Gran cacciatore di Francia (1656), partecipò valorosamente alle guerre di Luigi XIV contro la Spagna e i Paesi Bassi; ma la numerosa serie di [...] avventure galanti, culminata nel rapimento di Ortensia Mancini duchessa di Mazzarino, gli costò la perdita di tutte le cariche di corte. Ridotto alla miseria, partecipò a una cospirazione per sollevare la Normandia; scoperto, fu arrestato e ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] di "referte" di Agostino Rossi, in A.S.V., Inquisitori di Stato, b. 628, cc. n.n., in data 16 dicembre 1633, in F. Mancini - M.T. Muraro - E. Povoledo, I Teatri del Veneto, Venezia, I, p. 130.
64. Ibid., p. 131.
65. Lettera di Enzo Trenti al Duca ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] di «referte» di Agostino Rossi, in A.S.V., Inquisitori di Stato, b. 628, cc. n.n., in data 16 dicembre 1633, in F. Mancini - M.T. Muraro - E. Povoledo, I Teatri del Veneto, Venezia, I, p. 130.
64. Ibid., p. 131.
65. Lettera di Enzo Trenti al Duca ...
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Scrittore italiano (n. Taranto 1963). Insegnante nei licei, scrive di filosofia e critica letteraria su diversi giornali e ha pubblicato saggi di filosofia e ricerca storica, tra i quali si citano qui [...] Gilles Deleuze.Una piccola officina di concetti (1998); Tiri mancini: Walter Benjamin e la critica italiana (2000); Felicità e storia (2001); La scuola è di tutti. Ripensarla, costruirla, difenderla (2010); Filosofia: corso di sopravvivenza (2011); ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea
Luigi Serra
Pittore e architetto, nato a Pesaro il 19 novembre 1710, morto ivi il 7 agosto 1801. Iniziato alla pittura in patria, fu dal 1734 al 1749 a Roma, ove studiò con [...] Giuseppe Chiari e Francesco Mancini e sentì l'influenza del Maratti; poi si recò a Venezia; quindi a Forlì ove lavorò col Cignani. Dipinti suoi si vedono in parecchi luoghi delle Marche, ma specialmente a Pesaro, che fu il centro della sua attività, ...
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PELLEGRINI, Vincenzo
Cristina Galassi
– Figlio di Bastiano e fratello minore del pittore Felice, nacque a Perugia nel 1575 circa. Diversamente dal fratello che, secondo Lione Pascoli (1732) si trattenne [...] e seguaci tra Marche, Umbria, Siena, a cura di A.M. Ambrosini Massari - M. Cellini, Milano 2005, pp. 308-311; F.F. Mancini, Il maestro e la scuola. Barocci e il baroccismo in Umbria, in Federico Barocci 1535-1612. L’incanto del colore. Una lezione ...
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OLIVA, Antonio
Vincenzo Lavenia
OLIVA, Antonio. – Figlio di Francesco e Giovanna de Ditto, nacque a Reggio Calabria nel 1624 (Spanò, 1857, p. 195), o forse nel 1623, se è vero che nell’anno di morte [...] 146r-160v; I 4-i, Setta dei Bianchi, carte Bottini, cc. n.n.; Les Mémoires de M.L.P.M.M. [Madame la Princesse Marie Mancini], Cologne 1676, pp. 157-161; G.M. Crescimbeni, L’Istoria della volgar poesia, Roma 1698, p. 259; G.B. Nelli, Saggio di storia ...
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ANELLI, Luigi
Franco Della Peruta
Nacque a Lodi il 7 genn. 1813, da Giuseppe ed Anna Maria dei conti Barni di Lodi. Entrato in seminario nel 1825, vi compì studi teologici, filosofici e letterari sotto [...] la guida di Carlo Mancini, lodigiano e autore di tragedie apprezzate dal Monti; ma nella sua formazione influì soprattutto il fratello Carlo Annibale (nato nel 1802), che fu per qualche tempo condiscepolo di C. Cattaneo. Ordinato sacerdote nel 1835, ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione di movimenti, sulla mano destra e sul lato...
mancino
agg. [der. dell’agg. manco «sinistro»]. – 1. a. non com. Sinistro: mano m., anche sostantivato (v. mancina); piede m.; Sempre acquistando dal lato m. (Dante). b. Detto di persona che presenta mancinismo, e quindi usa la mano sinistra...