Regista e attore cinematografico statunitense (n. Akron, Ohio, 1954). Uno dei nomi più significativi del cinema indipendente statunitense, i suoi film sono caratterizzati da una narrazione minimalista, [...] e Broken flowers (2005).
Vita e opere
Assistente di N. Ray e W. Wenders, si è affermato come regista nel 1984 con hanno continuato a caratterizzare i suoi film, come: Dead man (1995), anomala e allucinata opera ambientata nel West e caratterizzata ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica statunitense Susan Abigail Tomalin (n. New York 1946). Ha portato sullo schermo donne aggressive e determinate oppure fragili, affidandosi spesso a una recitazione [...] The client (1994), Little women (1994), Dead man walking (Dead man walking. Condannato a morte, 1995, premio Oscar), , Ping pong summer e The Calling; The Meddler (2015); About Ray (2015; 3 Generations - Una famiglia quasi perfetta, 2016); Mothers ...
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Foxx, Jamie (propr. Eric Morlon Bishop). − Attore e regista statunitense (n. Terrell 1967). Raggiunta la notorietà con la serie televisiva In living color (1991), esordì nel cinema con Toys (1992), realizzando [...] (2001) di M. Mann. Per la sua interpretazione di Ray Charles in Ray (2004) ha vinto il premio Oscar come miglior attore protagonista. - White House Down, 2013), The Amazing Spider-Man 2 (The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro, 2014), Horrible ...
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Kiarostami, Abbas
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico iraniano, nato a Teherān il 22 giugno 1940. Grafico, fotografo, pittore, si è laureato in Belle arti all'università di Teherān e ha iniziato [...] -e ḥall bārāye yek mas'ale (1975; Dieci soluzioni per un problema), Man-am mītūnam (1975; Anch'io posso), Lebās barāye, ῾arūsī (1976; l'eredità di R. Rossellini e dell'indiano Satyajit Ray, tende a una sublime semplificazione del narrato, prossima ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] è in rapporto a esso che si possono capire le tecniche che man mano vengono in uso. Si consideri, per es., il modo in fiammeggiante' americano degli anni Cinquanta (Samuel Fuller, Nicholas Ray ecc.), con la sua esigenza di esasperare le convenzioni ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] si segnalano i restauri di Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray e di Pursued (1947; Notte senza fine) di Raoul è stato immaginato con un suono rivoluzionario di un'ampiezza straordinaria. The man who knew too much (1956; L'uomo che sapeva troppo) e ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] di Nanook of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) e di Man of Aran (1934; L'uomo di Aran) di Robert Flaherty, o di Tabu Jalsaghar (1958; La sala di musica) di Satyajit Ray, dove il protagonista contempla un'interprete (Roshan Kumari) ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] 1913 la sua compagnia, la Biograph, lo considerava only a movie man, "solo un uomo di cinema", non degno quindi di dirigere a Vincente Minnelli, da John Ford a William Wyler, a Nicholas Ray e a Samuel Fuller ‒ quasi sempre riuscivano a tenere a bada ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] pellicola raggiunsero un notevole livello con il film The invisible man (1933; L'uomo invisibile) sempre di Whale, nel di Don Chaffey, venivano mossi i manichini di scheletro creati da Ray Harryhausen, uno dei 'maghi' degli e. s. soprattutto per ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] p., affinando le tecniche di regia e del racconto cinematografico, Nicholas Ray (In a lonely place, 1950, Il diritto di uccidere; On F. Truffaut, sino a Basic instinct, 1992, di Paul Verhoeven e The man who wasn't there, 2001, L'uomo che non c'era, di ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...