Ballet mécanique
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero/colore, 16m a 18 fps); regia: Fernand Léger, Dudley Murphy; sceneggiatura: Fernand Léger; fotografia: Fernand Léger, Dudley Murphy, Man [...] Ray; musica: Georges Antheil.
Charlot, sagoma disarticolata, presenta il balletto meccanico. Una donna si dondola sull'altalena, in giardino. In uno spazio neutro, irrompono oggetti: una paglietta, dei numeri, bottiglie di vino, un triangolo bianco. ...
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Jakubisko, Juraj
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Kojšov, il 30 aprile 1938. Considerato il più importante regista slovacco, l'anima surrealista-visionaria del cinema della [...] interesse per lo stile composito, che riprendeva il pedinamento zavattiniano, l'assurdo pinteriano e un surrealismo alla ManRay. Spunti autobiografici si ritrovano in Kristove roky con il giovane artista Juro alla ricerca del senso della vita ...
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Léger, Fernand
Gianni Rondolino
Pittore, scenografo, costumista, cineasta francese, nato ad Argentan (Orne) il 4 febbraio 1881 e morto a Gif-sur-Yvette il 17 agosto 1955. I suoi rapporti con il cinema [...] . Le varie tecniche cinematografiche che vennero impiegate, anziché essere una sorta di collage dadaista come nei film di ManRay (che, fra l'altro, era stato contattato da Murphy per la realizzazione del film, ma aveva rifiutato), servivano ...
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Allégret, Marc
Catherine McGilvray
Regista cinematografico francese, nato a Basilea il 22 dicembre 1900 e morto a Parigi il 3 novembre 1973. Importante figura del cinema francese fra le due guerre, [...] des sciences politiques di Parigi ed essere stato, durante gli studi, un attivo promotore di spettacoli (firmò, insieme a ManRay, la fotografia di Anémic cinéma, 1925, di Marcel Duchamp, un gioco di astrazione visionaria, sperimentale, prossimo alle ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] The aviator di Scorsese, Alexander (2004) di O. Stone e Ray (2004) di T. Hackford. Discorso a parte merita Q. Tarantino come il mediocre Hulk (2002) di A. Lee o i due Spider-Man (2002, 2004) di S. Raimi che hanno confermato quest'ultimo tra i ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] ) di Sergej M. Ejzenštejn, Redes (1935) di Strand e Fred Zinnemann, Man of Aran (1934; L'uomo di Aran) di Flaherty, girato nell'arcipelago The lit-tle fugitive (1953; Il piccolo fuggitivo, coregia di Ray Ashley e Ruth Orbin) e, girato in 35 mm con ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] addirittura al ruolo tradizionalmente passivo di sex object (come Ray Milland o Fred MacMurray nelle c. copertamente omosessuali d'or, 1947, Il silenzio è d'oro, e con Les grandes manœuvres, 1955, Grandi manovre), o di umori a un tempo nostalgici e ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] Via col vento) di V. Fleming (fot. Ernest Haller, Ray Rennahan, Wilfrid Kline, a.d. William Cameron Menzies) è scende il fiume) a The naked spur (1953; Lo sperone nudo) a The man from Laramie (1955; L'uomo di Laramie); così come il verde delle immense ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] mentre i divi presenti si chia- mavano Edward G. Robinson, Ray Milland, Michèle Morgan. Ma la mondanità non faceva dimenticare l'Europa anno il Grand prix al film di Carol Reed The third man (Il terzo uomo) che, dalle macerie viennesi, tracciava un ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] e risentiva fortemente dell'esempio del grande regista Satyajit Ray; fu in questo ambito che emersero film come Kancher e l'attività di Eric Khoo, che, dopo aver girato Mee Pok Man (1995), è stato presente al Festival di Cannes con il film corale ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...