Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] al taglio dell'inquadratura, dal primo piano al particolare, anziché essere una sorta di collage dadaista, come nei film di ManRay, servono a cogliere e presentare la plasticità e il dinamismo degli oggetti. Così non sono un puro gioco formale i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] i lavori della Seconda Avanguardia, inaugurata da una serie di opere di ispirazione dadaista. Con Retour à la raison ManRay si cimenta con l’ipotesi del film senza macchina da presa grazie alla tecnica del rayogramma, mentre Marcel Duchamp esplora ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Marcel Duchamp è forse il principale artefice della messa a soqquadro dei valori [...] titolo (donna rimasta vedova di recente, o ancora, vedova francese, ghigliottina). Nel 1921 si fa fotografare in abiti femminili da ManRay (Marcel Duchamp come Rrose Sélavy) e nel 1922 dà vita al profumo Belle Haleine, Eau de Voilette: Rrose Sélavy ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende [...] cubista.
Nel 1915 Duchamp si reca per la prima volta a New York, dove, insieme al gallerista Alfred Stieglitz e agli artisti ManRay e Francis Picabia, dà vita al dada americano (1915-1919). In questi anni espone i primi ready-made, tra cui Ruota di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito delle neoavanguardie degli anni Settanta,nell’esigenza di sconfinamento [...] o, ancora, quando realizza la propria tonsura a forma di stella dietro la nuca, fissata dall’obiettivo fotografico di ManRay; in ognuna di queste situazioni egli conferisce artisticità al proprio corpo. La decisione stessa di abbandonare la carriera ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] anche i cosiddetti fotogrammi, fotografie senza macchina fotografica ottenute lavorando direttamente sulla pellicola, sulla scia di ManRay. Quasi naturale fu, pertanto, il passaggio al cinema, campo nel quale già esistevano gli esperimenti 'astratti ...
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OPPENHEIM, Meret
Alexandra Andresen
Pittrice e scultrice svizzera, nata a Berlino il 6 ottobre 1913, morta a Basilea il 15 novembre 1985. Trascorsa l'infanzia in Svizzera e in Germania, frequentò la [...] , my nurse, mein Kindermädchen, 1936, Stoccolma, Moderna Museet).
In stretto contatto con S. Taeuber, H. Arp, M. Ernst e ManRay (per il quale posò per alcune celebri fotografie di nudo), nel 1933 O. partecipò al Salon des Surindépendants proponendo ...
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UBAC, Raoul
Giovanna Casadei
Pittore e scultore belga, nato a Malmédy il 31 agosto 1910. Le sue prime esperienze artistiche si svolgono nel campo della fotografia. A Parigi, dove soggiorna dal 1930 [...] con il movimento surrealista, ed è affascinato soprattutto dalle nuove risorse offerte dalle sperimentazioni fotografiche di ManRay (solarizzazione, petrificazione, ecc.). Nel 1934 pubblica con C. Bryen una raccolta di poesie e foto, Actuaction ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] documentazione sociale quanto per quella di avanguardia, tanto per il ritratto basato su un sottile gioco di messa in scena (da ManRay a Cecil Beaton a Arturo Ghergo) quanto per quello più attento al dato fenomenico e agli aspetti sociali (da Tina ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] des surréalistes", è un esempio significativo di quest'annessione simbolica del mondo praticata dalle avanguardie. Il surrealista ManRay aveva fornito un'immagine elegante e (auto)ironica di una tale appropriazione con la fotografia Noire et Blanche ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...