Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] (1948), girato negli Stati Uniti da Hans Richter, cui collaborarono Marcel Duchamp, Alexander Calder, Fernand Léger, Max Ernst e ManRay, quanto all'antologia onirica Konna yume o mita (1990; Sogni) di Kurosawa Akira, così come l'idea del tempo, del ...
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Pornografico, film
Lorenzo Esposito
Pornografia, hard, erotismo
Il termine pornografia indica la trattazione o la rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film o spettacoli ecc.) di [...] cortometraggio pornografico attribuito a Gabriele D'Annunzio, oppure negli anni Trenta Two women, di incerta datazione, diretto da ManRay, ambientato, come era tipico di allora, in una casa chiusa). Tuttavia in questi casi non di cinema pornografico ...
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Surrealismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema surrealista
Il primo Manifeste du Surréalisme fu pubblicato a Parigi, presso le Éditions du Sagittaire, nell'ottobre 1924. Fra le molte [...] più vicina al suo stile, cioè alla 'sinfonia visiva' e al racconto 'poetico'), ad alcune caratteristiche che nei film di ManRay e di Hans Richter sono già ascrivibili alla poetica surrealista, e al di là di una vasta letteratura surrealista che si ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] addirittura al ruolo tradizionalmente passivo di sex object (come Ray Milland o Fred MacMurray nelle c. copertamente omosessuali d'or, 1947, Il silenzio è d'oro, e con Les grandes manœuvres, 1955, Grandi manovre), o di umori a un tempo nostalgici e ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] p., affinando le tecniche di regia e del racconto cinematografico, Nicholas Ray (In a lonely place, 1950, Il diritto di uccidere; On F. Truffaut, sino a Basic instinct, 1992, di Paul Verhoeven e The man who wasn't there, 2001, L'uomo che non c'era, di ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] cui compaiono gli effetti speciali dell'esperto di animazione Ray Harryhausen. Il Jason and the Argonauts di Chaffey , un'epopea, un film d'azione e un film storico; e a The man who would be king (1975; L'uomo che volle farsi re) di John Huston ...
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Western
Carlo Gaberscek
Le origini
Uno dei primi esempi di uso sostantivato del termine western per designare un film è databile intorno al 1910, ma tale denominazione divenne comune una decina d'anni [...] (Robert Aldrich, Samuel Fuller, Howard Hawks, Nicholas Ray, John Sturges, ma anche Richard Brooks ed Edward the high country (Sfida nell'Alta Sierra) di Sam Peckinpah e The man who shot Liberty Valance (L'uomo che uccise Liberty Valance) di J. ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] intimista They live by night (1949; La donna del bandito) di Nicholas Ray. In quegli anni il g. f. analizzò la psicologia dei suoi protagonisti Hill (The Driver, 1978, Driver l'imprendibile; Last man standing, 1996, Ancora vivo) a Michael Mann (Thief ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...