vettori ed enzimi
vettóri ed enzimi. – A partire dagli anni Settanta del 20° sec., la possibilità di moltiplicare frammenti di DNA (deoxyribonucleic acid) per produrre una grande quantità di copie tutte [...] neoplastici. I requisiti da soddisfare in questo caso sono: a) la possibilità di trasferire geni funzionali in cellule di mammifero; b) la possibilità di selezionare il tipo di cellule in cui trasferire il DNA (in cellule da espianto o direttamente ...
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Tendine
Red.
Il termine tendine (dal latino tardo tendo, derivato del verbo tendere, "tendere") definisce in anatomia una struttura a sezione circolare o ellittica, costituita da tessuto connettivo [...] via evolutiva che, passando attraverso i Rettili, va dagli Anfibi ai Mammiferi, nei quali la locomozione terrestre ha raggiunto la massima specializzazione. Quando un mammifero cammina oppure corre, una gran parte dell'energia cinetica subisce una ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] pertanto con la membrana dell'uovo, non provoca fecondazione. Va però osservato che così non è per l'uovo di alcuni Mammiferi. La seconda teoria obietta che vi è un intervallo troppo lungo tra il contatto con lo spermio e la liberazione di calcio ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] facilmente messo in evidenza in tutte le cellule eucariotiche, tranne che in rare eccezioni, come nei globuli rossi maturi dei mammiferi, in cui il nucleo degenera dopo che la cellula ha terminato la prima fase di accrescimento e differenziazione. Vi ...
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LIPOIDI (XXI, p. 234)
Camillo ARTOM
Denominazione molto usata in passato per indicare varî gruppi di sostanze, chimicamente differenti fra loro e dai grassi propriamente detti, ma somiglianti a questi [...] da vegetali (A. C. Chibnall e H. J. Channon, 1928), ma recentemente anche dagli estratti di cuore di mammifero, usati come antigene nella reazione di Wasserman (M. C. Pangborn, 1942).
Glicolipidi (o galattolipidi). - Contengono carbonio, idrogeno ...
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Una classificazione ideale degli a. dovrebbe essere basata sui meccanismi biochimici di azione dei vari composti, ma poiché questi in molti casi non sono stati chiariti, si possono classificare soltanto [...] antimitotica: il primo è ugualmente efficace e, per la sua scarsa tossicità, viene preferito negli esperimenti su cellule di mammifero; la seconda ha un'efficacia molto inferiore a quella della colchicina.
La capacità d'indurre c-mitosi è presentata ...
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La grande scienza. Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Quali sono i maggiori problemi che, [...] di sequenze simili di DNA in individui, varietà, e specie diverse. Nel 1997 è ottenuta, per clonazione (la prima volta in un mammifero) la pecora Dolly; seguiranno nel 1998 clonazioni di bovini e topi, nel 1999 di caprini, nel 2000 di suini, e nel ...
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Le chimere
Michele Boiani
Valerio Orlando
Nella mitologia greca, Chimera era un essere mostruoso con la testa di leone, il busto di capra e la parte posteriore di drago, mentre Minotauro era in parte [...] che ha ricevuto il trapianto ma aventi il genotipo del donatore di midollo. Se si prescinde dal ‘dogma’ secondo cui i mammiferi sono incapaci di generare nuove cellule uovo in età adulta e si assume l’attendibilità del dato, allora si pone una ...
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(arabo aṣ-Ṣaḥrā’) Il più vasto deserto del globo, che si estende attraverso l’intero continente africano dall’Atlantico al Mar Rosso, appena interrotto dalla stretta fascia irrigata dalle acque del Nilo, [...] Würm antico si registrano due fasi umide, con formazione di ampi bacini lacustri e sviluppo di savane ricche di grandi mammiferi; alla prima fase corrispondono industrie di tipo musteriano e ateriano, alla seconda di tipo ateriano. Meglio nota è la ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] e recenti studi in proposito hanno permesso di determinare la struttura del telomero di alcuni c. di protozoi, piante e mammiferi. Nella specie umana sono costituiti da sequenze monotone di basi di tipo TTAGGG ripetute per circa 1500-6000 nucleotidi ...
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mammifero
mammìfero agg. e s. m. [comp. del lat. mamma «mammella» e -fero; propr. «fornito di mammelle»]. – Appartenente alla classe dei mammiferi: l’uomo è un m.; la balena è un animale mammifero. Come s. m. pl., mammiferi (lat. scient. Mammalia),...
olinguito
s. m. Mammifero arboricolo di piccola taglia che vive nelle foreste andine, nutrendosi principalmente di frutta, insetti e nettare. ◆ I ricercatori dello Smithsonian Institution di Washington hanno annunciato la rara scoperta di...