Biochimico statunitense (New York 1922 - Nashville 2020). Ottenuto nel 1948 il Ph.D. in Biochimica alla University of Michigan, dal 1952, presso la Washington University di Saint Louis, si è dedicato alla [...] 1999 ha rivestito la carica di docente di Biochimica: in questo periodo, grazie a ricerche sulle ghiandole salivari di mammifero, rivelatesi ricca fonte del fattore di accrescimento neuronale, il biochimico ha identificato e isolato in forma pura il ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] e che un altro 4% fermerà il suo sviluppo allo stadio larvale (nuclei pluripotenti). Dato che il volume dell'oocita di mammifero è mille volte più piccolo di quello degli oociti di rana, non è sorprendente che si sia dovuto attendere lo sviluppo di ...
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neuropeptidi
Cinzia Severini
I neuropeptidi sono piccole molecole di natura proteica che, liberate dalle cellule nervose in risposta a uno stimolo, mediano o modulano la comunicazione neuronale legandosi [...] a crescere, di molecole peptidiche, in parte note come componenti del sistema endocrino e neuroendocrino. I primi n. di mammifero sono stati isolati a partire da enormi quantità di intestino o di cervello o utilizzando centinaia di ipotalami e ...
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imprinting
Enrico Alleva
Un apprendimento molto precoce
L'imprinting è una forma di apprendimento di solito presente in Pesci, Uccelli e Mammiferi durante un breve periodo critico, subito dopo la nascita. [...] muoversi da solo; un poco più tardi, se è un uccello che nasce a occhi chiusi (il merlo e il piccione) o un mammifero come il topo, incapace di uscire da solo dal nido.
Appena entrato nel mondo, un animale di queste specie ha l'esigenza primaria di ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] è rappresentata dalle notevoli dimensioni, superiori a quelle delle altre cellule anche se molto variabili, da quelle minime delle u. di Mammifero (ca. 200 μm di diametro nella donna, 600 μm nel topo) e degli Echinodermi (100 μm nel riccio di mare) a ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] a livelli molto alti in cellule e tessuti specializzati, per es. i geni che codificano l’α e β globina nei reticolociti dei Mammiferi. Tuttavia, dato che la maggior parte dei geni non è espressa a così alti livelli, si è dimostrata molto utile una ...
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Sinapsi
JJohn C. Eccles
John C. Eccles
William D. M. Paton
Fisiologia della sinapsi centrale, di John C. Eccles
Fisiologia della sinapsi periferica, di John C. Eccles
Farmacologia della sinapsi neuromuscolare, [...] figg. 12 e 13).
La fig. 8B ci fornisce lo schema elettrico di come la sinapsi eccitatoria agisce sul motoneurone di Mammifero (gatto). Tutti i valori, eccetto il valore minimo dato a RE, rappresentano la media di esperimenti condotti su molte cellule ...
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splicing
Processo di trasformazione (maturazione) di una molecola di RNA mediato dalla rimozione di alcune sequenze (introni) e dall’unione di quelle rimanenti con formazione di un RNA maturo per le [...] i polipeptidi (esoni) intervallati da lunghe regioni, spesso con funzione regolativa, non codificanti (introni). Un tipico gene di mammifero è distribuito su 16 kb di cui solo una piccola parte codificante; a seguito della rimozione degli introni, l ...
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trasfezione
Stefania Azzolini
Introduzione di DNA esogeno in cellule riceventi eucariotiche. La trasfezione può essere transiente o stabile, a seconda che il DNA trasfettato venga mantenuto nel citoplasma [...] di sequenze regolative e per la produzione di quantità notevoli di proteine. Introdurre DNA esogeno in cellule di mammifero è un processo altamente difficile vista l’elevata inefficienza. Infatti, per poter ottenere alla fine della trasfezione un ...
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Farmacologo statunitense (n. New York 1941). Nel 1966 ha ottenuto il PhD in farmacologia presso la University of Minnesota. Dal 1979 al 1986 è stato professore di farmacologia presso la School of medicine [...] di chiarire il ruolo biochimico, fisiologico e fisiopatologico del monossido d'azoto e del GMP ciclico nelle cellule di mammifero. I. ha inoltre evidenziato il ruolo del monossido d'azoto come neurotrasmettitore, in quanto in molti tipi di cellule ...
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mammifero
mammìfero agg. e s. m. [comp. del lat. mamma «mammella» e -fero; propr. «fornito di mammelle»]. – Appartenente alla classe dei mammiferi: l’uomo è un m.; la balena è un animale mammifero. Come s. m. pl., mammiferi (lat. scient. Mammalia),...
olinguito
s. m. Mammifero arboricolo di piccola taglia che vive nelle foreste andine, nutrendosi principalmente di frutta, insetti e nettare. ◆ I ricercatori dello Smithsonian Institution di Washington hanno annunciato la rara scoperta di...