L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] e qualità, la piazza e gli abituali luoghi di incontro — i «casini» e i salotti, i caffè, le osterie e le «malvasie» — chiusi o vuoti, come notavano visitatori sconsolati (e solitari), tra cui Lorenzo Da Ponte.
Dagli anni Trenta, con la ripresa dell ...
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Città e territorio nel Dominio da mar
Donatella Calabi
Governanti e governati: le discordie del vivere civile
Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, una delle [...] possono essere rifornite dai Morlacchi di castrati, manzi, vitelli teneri e a basso prezzo; le botteghe dispongono di vino e malvasie prodotti localmente in gran quantità.
A Zara, per ragioni di pulizia e d'igiene, nel 1629 Si ipotizza l ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] sufficiente persuaderlo che c’è chi pensa e provvede per lui. E che ci siano, nelle calli, sufficienti bàcari, trani, malvasie e, in più, le moderne attrattive della cultura di massa dispensate dal regime tramite il Dopolavoro(94). Il lettore troverà ...
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malvasia
malvaṡìa (ant. malvagìa) s. f. [da Malvasìa, nome ital. e ven. di una località del Peloponneso, in Grecia]. – 1. Nome di varî vitigni che producono uva normalmente destinata alla vinificazione, sia bianca, come la m. di Piemonte,...
vitigno
s. m. [lat. *vitignus, ritenuto indipendente dai due agg. vitigĕnus e tardo vitineus «relativo alla vite»]. – Varietà coltivata di vite, dalle cui uve il vino acquisisce le sue principali caratteristiche, assumendone spesso la denominazione:...