Romanzo (1881) del romanziere italiano A. Fogazzaro (1842-1911), che deriva il titolo dal nome della protagonista.
Marina di Malombra, esaltata e poi impazzita nel ritenersi la reincarnazione di un'antenata, [...] Cecilia, rinchiusa nel castello dal marito per un peccato d'amore, uccide l'uomo in cui crede riviva l'amante di quella ...
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MALOMBRA, Giuseppe (Gioseffo)
Cesare Preti
Poche, incerte e frammentarie sono le notizie che riguardano le sue vicende biografiche. Nacque verso il 1595, probabilmente a Venezia, da Pietro, stimato pittore. [...] già tradotta di greco in italiano da m. Gierolamo Ruscelli & hora in questa nuova editione da m. Giovanni Malombra ricorretta & purgata d'infiniti errori con un discorso di m. Gioseppo Moleto, in Venetia, appresso Giordano Ziletti, 1574 ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] Dopo alcuni tentativi poetici (Miranda, 1873; Valsolda, 1876), il F. trovò nel romanzo la forma a lui congeniale. Malombra (1881) preannuncia i successi dei migliori romanzi, non soltanto per l'ispirazione fondamentale autobiografica che è più o meno ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer, F.W. Nietzsche, e da ultimo F. Tozzi e A. Fogazzaro (quello di Malombra), dai quali, come dichiarò, ebbe lezioni di stile. Nel contempo, abbandonati gli studi di legge, passò alla facoltà di lingue e ...
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Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] vena migliore fu nell'evocazione di ambienti ottocenteschi, spesso pervasa di autentica poesia: Piccolo mondo antico (1940); Malombra (1942); Le miserie del signor Travet (1945); Daniele Cortis (1947); Policarpo, ufficiale di scrittura (1958). Tra ...
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CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] secondo cui, invece di esercitare la professione, il C. avrebbe iniziato a "studiar pittura" in compagnia di Pietro Malombra. Quindi, per suggerimento di Alessandro Vittoria, al quale avevano sottoposto le loro fatiche, si sarebbero dedicati il primo ...
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BARTOLOMEO da Castel Della Pieve (Bartholomeus de Castro Plebis)
Guido Martellotti
Rimatore e grammatico del Trecento, nato in Umbria a Castel della Pieve (ora Città della Pieve), probabilmente nei primi [...] ., p. 202,n. 2).11) "Che debbo far, chi mi dimostra omai", sonetto che accompagna la lettera latina a Tommaso Malombra; pubblicato insieme con questa dal Novati (ibid., p. 208). 12)"La chiara altezza dell'ingegno vostro", sonetto, a Franco Sacchetti ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] quella di legista annacquato con l'acqua ierocratica che gli mescevano le brocche di Dino del Mugello e di Riccardo Malombra, quale appare nella Lectura super Digesto Veteri, come una specie di crisi religiosa poco prima della morte, «in fine dierum ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] al recupero della dimensione della fede, in una sorta di comunione mistico-medianica, tramata di echi dalla Malombra fogazzariana, con la defunta. Una prevalenza di tematiche spiritualistico-religiose che, comunque, non toglie concretezza anche ai ...
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malombra
malómbra s. f. [comp. di mala, femm. di malo, e ombra1]. – Fantasma maligno, spettro, spec. nelle credenze popolari meridionali. In senso fig., ridursi una m., diventare molto magro e macilento, quasi spettrale.