Poeta spagnolo (Valladolid 1893 - Malaga 1984). Considerato iniziatore della poesia pura o, come egli stesso preferì definirla, simple ("semplice"), assommando le esperienze di J. R. Jiménez, P. Valéry, [...] S. Mallarmé e, secondo alcuni, di W. Whitman, compose le sue liriche con un'acuta attenzione formale, giungendo a uno stile incisivo, che suscita immagini attraverso una sintassi allusiva e musicale. Di qui le sensazioni contrastanti di un'apparente ...
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Romanziere e saggista francese (Quain 1907 - Parigi 2003). La sua narrativa, che si ricollega alla tradizione della letteratura fantastica, ruota intorno al tema dell'assurdo, che per B. è sia il carattere [...] l'esistenzialismo e il surrealismo: ci sono pure grandi esperienze letterarie del nostro secolo (Kafka, Artaud, Borges), nonché quella di Mallarmé. Anche la saggistica di B. rivela il segno di questi autori-guida. E anche se talvolta B. ha spinto la ...
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Critico francese (Tournus, Saône-et-Loire, 1874 - Ginevra 1936), prof. nell'univ. di York, poi di Uppsala, infine (1925) di Ginevra; critico di gusto fine e di buona cultura europea, studiò particolarmente [...] l'Ottocento. Opere principali: La poésie de Stéphane Mallarmé (1912); Trente ans de vie française (4 voll., 1920-24: su Ch. Maurras, M. Barrès, H. Bergson); Gustave Flaubert (1922); Intérieurs: Baudelaire, Fromentin, Amiel (1924); Histoire de la ...
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Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta [...] le mirabili traduzioni dei 40 Sonetti di Shakespeare, delle Visioni di Blake, della Fedra di Racine, delle poesie di Gongora e Mallarmé, dell'Eneide e delle "Favole indie della genesi". Potrà così compiersi il viaggio e l'ultima 'mira': La Terra ...
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Poeta e critico d'arte italiano (Firenze 1914 - ivi 2007). La sua attività si svolse soprattutto nel campo della critica, con saggi e monografie sui principali pittori e artisti moderni e contemporanei, [...] specie italiani; e nel campo della poesia, con traduzioni da Mallarmé, Nerval, Rimbaud, Racine, ecc. Come poeta, la sua produzione, che risente con discrezione e indipendenza dei modi dell'esperienza ermetica nella quale egli si formò, è raccolta in: ...
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Scrittore e saggista francese (Nîmes 1872 - Parigi 1945). È stato uno degli ultimi esponenti del simbolismo mallarmeano, teorico di una vaga religione del bello, in nome della quale ha discettato sui principî [...] religion de la musique (1919), La magie de l'amour (1919), Les princes de l'esprit (1920), Un siècle de peinture française, 1820-1920 (1929); Visions de Rome (1937); e studî su H. Heine (1930) e Mallarmé (St. Mallarmé, 1894; Mallarmé chez lui, 1935). ...
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Francesista e critico letterario italiano (Caprino Veronese 1930 - Negrar di Valpolicella 2019). Prof. di letteratura francese presso l'univ. di Venezia, ha curato edizioni di G. Flaubert, P. Valéry, Saint-John [...] , A. ha pubblicato numerosi volumi di saggi privilegiando un'esegesi psicanalitica, linguistico-strutturale e semiologica: Il cigno di Mallarmé (1969); Il testo poetico: teoria e pratiche d'analisi (1972); Cinque analisi: il testo della poesia (1982 ...
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des Esseintes Personaggio letterario, protagonista del romanzo À rebours (1884) dello scrittore francese, di origine olandese, J.-K. Huysmans (1848-1907). Discendente di una nobile famiglia, rappresenta [...] il tipo dell'esteta raffinatissimo, che ama il lusso, le sensazioni delicate e quasi sfuggenti: uno spirito decadente spesso in preda a crisi di follia.
Ispirò a S. Mallarmé una poesia celebre per la sua oscurità, Prose -pour des Esseintes (1885). ...
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Chirurgo e scrittore francese (Saint-Cormin, Cantal, 1885 - Neuilly-sur-Seine 1962). Chirurgo in capo dell'ospedale della Salpêtrière (1933), nel 1938 fu incaricato dell'insegnamento di anatomia e semeiotica [...] temps d'une amitié: André Gide et Paul Valéry, 1937; L'amitié de Verlaine et de Mallarmé, 1940; Vie de Mallarmé, 2 voll., 1941-42; Stéphane Mallarmé et Anatole France, 1951; Rimbaud ou le génie impatient, 1955; Précocité de Valéry, 1957; Claudel plus ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] Dix courts sur la méthode (1946) e Pour un Malherbe (1965). Riconoscendo come modelli da un lato Rimbaud, Mallarmé, Lautréamont, dall'altro Malherbe, il grande purificatore della lingua francese, P. teorizzò una rifondazione del linguaggio basata sul ...
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allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...
simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...