topo
La favola esopica de la rana e del topo (v. RANA) è ricordata in If XXIII 6, per analogia alla rissa fra i diavoli di Malebolge, cui D. ha appena assistito. ...
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stagliato
In If XVII 134 Gerione depone D. e Virgilio al pié al piè de la stagliata rocca, della roccia, cioè, " tagliata a picco ", che strapiomba su Malebolge (" senza scoglio " l'Anonimo; ma " grossamente [...] tagliata " il Vellutello; " aspra e digrossata " il Cesari).
Per le varianti scagliata, " a scaglie ", " a lastroni ", e scogliata, " irta di punte, di scogli ", v. Petrocchi, ad locum ...
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capra
Marco A. Cavallo
. Ricorre alcune volte nella Commedia, quasi sempre in senso proprio. In If XIX 132 D. vuol mettere in risalto l'asprezza del paesaggio di Malebolge, parlando di uno scoglio sconcio [...] ed erto / che sarebbe a le capre duro varco. In Pg XXVII 77 e 86 c. ricorre due volte, nell'ambito di uno stesso ampio paragone: Quali si stanno ruminando manse / le capre... / e quale il mandrïan... / ...
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Poeta (Šapjane, Fiume, 1941 - Sant'Ilario d'Enza 1988). Formatosi alla scuola di L. Anceschi e legatosi, giovanissimo, ai poeti del Gruppo 63, fu collaboratore e redattore del Verri, di Malebolge e di [...] Quindici. Ritiratosi a Mulino di Bazzano (Parma), fondò la rivista Tam Tam, insieme con G. Niccolai, e il notiziario di poesia fonetica Baobab. Con la sua attività editoriale e con il saggio Verso la poesia ...
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Critico letterario italiano (Mantova 1915 - Milano 1998); prof. univ. dal 1965, ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Torino. Nei saggi di letteratura italiana e francese raccolti negli [...] Ipocriti di Malebolge (1953) e nello studio su Le Maccheronee di T. Folengo (1956) ha fatto della critica stilistica lo strumento per un'interpretazione storica degli scrittori. Ha studiato in particolare il Cinquecento (Il classicismo dal Bembo al ...
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colmo
Andrea Mariani
. Aggettivo, soltanto in Fiore CVIII 4 (a colmo staio), in cui vale " pieno ", " ricolmo ", addirittura " traboccante ".
Come sostantivo, c. assume il valore di " cima ", " culmine [...] ", " sommità " di qualcosa che ha forma arcuata: per esempio il ponte di Malebolge, in If XIX 128 men portò sovra 'l colmo de l'arco / che dal quarto al quinto argine è tragetto (e cfr. XXI 3, in cui la parola ‛ arco ' è sottintesa: venimmo; e ...
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bolgia
Enrico Malato
Il nome, che è giunto in Toscana dall'antico francese bolge, bouge (latino tardo bulga), di cui conservava il significato di " tasca ", " sacca ", " borsa ", e per estensione " [...] ", è usato da D. per indicare le ben note dieci fosse circolari e concentriche dell'ottavo cerchio dell'Inferno - le Malebolge (V.) -, disposte in modo analogo ai fossati multipli che recingevano i castelli medievali e come questi unite da ponti che ...
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fessura
Bruna Cordati Martinelli
Tre occorrenze nella prima cantica: nel significato di " fenditura ", in XIV 113 Ciascuna parte [della statua del Veglio]... è rotta / d'una fessura che lagrime goccia, [...] , dove si allude alle fessure de la pietra, in cui sono tratti i papi simoniaci. In XXI 4 l'altra fessura / di Malebolge indica una fenditura più larga, una delle bolge " l'altra valle, che era quasi una fessura fra quegli scogli ", Landino), altrove ...
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sdruscire
In If XXII 57 E Cirïatto... / li fé sentir [a Ciampolo Navarrese] come l'una [zanna] sdruscia (normalmente, nelle edizioni precedenti la Petrocchi, sdrucia: così nella '21), nel significato [...] aprirle pezzo per pezzo. Vocabolo di forte sapore ‛ comico ', in un contesto tutto comico come questo, nel clima delle Malebolge, dei diavoli che ‛ arroncigliano ' coi raffi i barattieri, o li artigliano e stracciano (Ciriatto è sannuto) con le zanne ...
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Bacchelli, Riccardo
Matilde Luberti
, Nell'attività critica del celebre narratore (nato a Bologna nel 1891) i saggi danteschi occupano un posto d'indubbio rilievo (v. nei Saggi critici, Milano 1962), [...] dinanzi al " dramma tragico " delle porte della città di Dite e al " dramma farsesco " dei ponti rotti nelle Malebolge (vedi Da Dite a Malebolge: la tragedia delle porte chiuse e la farsa dei ponti rotti, pubblicata dapprima in " Giorn. stor. " LXXI ...
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ferrigno
agg. [der. di ferro]. – 1. Che ha aspetto, colore, sapore di ferro: mattoni f., di color ruggine, perché fatti di buona argilla e cotti bene; Luogo è in inferno detto Malebolge, Tutto di pietra di color f. (Dante); In che peccai bambina,...
maligno
agg. [dal lat. malignus «cattivo», comp. di malus «cattivo» e tema di gignĕre «generare», quindi propr. «di cattiva natura» (cfr. benigno)]. – 1. a. In genere, cattivo, malvagio, che ha una naturale tendenza a pensare e volere il male,...