PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] , a cui era legato da un aspro rapporto conflittuale, a frequentare la facoltà di giurisprudenza, dove si laureò di malavoglia il 6 luglio 1931, archiviando subito dopo un diploma che risultava estraneo alle sue inclinazioni.
Tra la fine degli anni ...
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GUERRIERO, Augusto
Indro Montanelli
Nacque il 16 ag. 1893 ad Avellino da Francesco ed Eleonora Tanghi, in una famiglia non ricca, ma di agiata e colta borghesia, che lo mandò a studiare giurisprudenza [...] il G. non pensò mai che i suoi articoli potessero sopravvivere alle occasioni che li avevano ispirati e subì quasi di malavoglia l'iniziativa di un editore che ne raccolse una parzialissima cernita in due volumi: Guerra e dopoguerra. Saggi politici ...
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CHAUVET, Costanzo
Alessandra Cimmino
Nato il 14 giugno 1844 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) da Pietro Giuseppe, geometra, e Giacinta Marone, abbandonò presto scuola e famiglia fuggendo di casa tra il [...] che il Popolo romano e soprattutto lo Ch., in quanto diretto gestore di elezioni, accettarono assai di malavoglia.
Naturalmente una simile irresistibile ascesa non poteva non provocare reazioni, anche perché lo Ch., con controproducente esibizionismo ...
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malavoglia
malavòglia (o 'mala vòglia') s. f. (pl., raro, malevòglie). – Mancanza di voglia, svogliatezza: mostra m. in tutto ciò che fa. Più com. nella locuz. avv. di malavoglia, svogliatamente, senza interesse alcuno, malvolentieri: lavorare,...
svogliato
agg. [der. di voglia, col pref. s- (nel sign. 2)]. – Che non ha voglia di qualche cosa: il cuoco gli mandò il manicaretto, il quale egli fece porre davanti alla donna, sé mostrando quella sera svogliato (Boccaccio); quando sa che...