CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] difetti di Carlo Alberto. Giustamente si è parlato per questo periodo di "anni perduti …anni d'irrequietezza, di malavoglia ed infingardaggine ed anche di cattiveria" (Rodolico, I, p. 30). Le testimonianze più disparate concordano in una valutazione ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] il suo presupposto era infatti l'abbandono della politica italiana perseguita dalla Francia dal 1494.
C. accettò solo di malavoglia questa pace, che significò una grave rinuncia per la Francia. Il suo sicuro istinto politico le suggeriva infatti che ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] evidente, accanto ad una ispirazione verghiana del racconto - nello sviluppo corale della narrazione, come ne I Malavoglia, nel rilievo dei personaggi centrali e minori visti nel quadro di quel vincolo familiare, tipicamente meridionale, gelosamente ...
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CHAUVET, Costanzo
Alessandra Cimmino
Nato il 14 giugno 1844 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) da Pietro Giuseppe, geometra, e Giacinta Marone, abbandonò presto scuola e famiglia fuggendo di casa tra il [...] che il Popolo romano e soprattutto lo Ch., in quanto diretto gestore di elezioni, accettarono assai di malavoglia.
Naturalmente una simile irresistibile ascesa non poteva non provocare reazioni, anche perché lo Ch., con controproducente esibizionismo ...
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CAMPEGGI, Giovanni Battista
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1507 da Lorenzo - poi cardinale - e da Francesca Guastavillani. Ebbe una prima formazione di tipo umanistico nella casa paterna, sotto [...] gli inviti ufficiali a recarsi a Trento. Una volta ripresi i lavori conciliari, il C. dovette (sia pure in ritardo e di malavoglia) decidersi a prendervi parte, il che avvenne a partire dal 7 marzo '46. Ma i suoi corrispondenti romani, che lo avevano ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] per i testi di lingua, pp. XL-LXXXIX.
Nencioni, Giovanni (1988), La lingua del Guicciardini, in Id., La lingua dei “Malavoglia” e altri scritti di prosa, poesia e memoria, Napoli, Morano, pp. 175-236.
Poggi Salani, Teresa (1994), La Toscana, in ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] denunciava l’alto rischio dell’affascinante retorica. Omologo a questo fu, nel dicembre 1931, per il cinquantenario dei Malavoglia, un altro discorso verghiano pronunciato all’Accademia d’Italia, dove Pirandello era stato chiamato nel marzo 1929.
I ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] la tisica costituzione dell'arte nostra".
Negli anni in cui usciva Il piacere di D'Annunzio (1889) e I Malavoglia di Verga (1888), una simile dichiarazione di poetica, per così dire, esprime perfettamente l'orizzonte etico e letterario del ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] per lasciare libero, imperativo davanti a sé quell'arcaico, fatalistico sentimento del male di vivere che lo porterà a I Malavoglia e a Mastro don Gesualdo.
Anche gli altri quaderni inediti serviti, sempre a Messina, per le lezioni pascoliane 1953-54 ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] Pirandello, Torino, Einaudi, pp. 261-295.
Nencioni, Giovanni (1988), La lingua del Leopardi lirico, in Id., La lingua dei “Malavoglia” e altri scritti di prosa, poesia e memoria, Napoli, Morano, pp. 369-398.
Ricci, Alessio (2003), Su alcuni allotropi ...
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malavoglia
malavòglia (o 'mala vòglia') s. f. (pl., raro, malevòglie). – Mancanza di voglia, svogliatezza: mostra m. in tutto ciò che fa. Più com. nella locuz. avv. di malavoglia, svogliatamente, senza interesse alcuno, malvolentieri: lavorare,...
svogliato
agg. [der. di voglia, col pref. s- (nel sign. 2)]. – Che non ha voglia di qualche cosa: il cuoco gli mandò il manicaretto, il quale egli fece porre davanti alla donna, sé mostrando quella sera svogliato (Boccaccio); quando sa che...