Dermatologo (Brno 1816 - Vienna 1880), prof. all'univ. di Vienna (dal 1869); fondatore della moderna scuola dermatologica austriaca e apportatore di fondamentali contributi scientifici. A lui, tra l'altro, [...] si devono la dimostrazione della natura parassitaria di alcune malattiecutanee e una classificazione delle malattie della cute basata su criterî anatomo-patologici. ...
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Dermatologo francese (Saint-Ouen 1881 - Parigi 1955). Titolare della cattedra di malattiecutanee e veneree dell'univ. di Parigi dal 1921 al 1952, ha legato il proprio nome alla papillomatosi confluente [...] reticolare (sindrome di G. - Carteaud) e alla xerosi rino-stomato-oculare (morbo di G. - Sjögren) ...
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Dermatologo (Hill 1757 - Madera 1812), noto per una classificazione delle malattiecutanee su base morfologica, seguita a lungo dagli studiosi di dermatologia (Description and treatment of cutaneous diseases, [...] 1798-1805). Si interessò anche di igiene e di pratiche di vaccinazione (On vaccine inoculation, 1806) ...
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Dermosifilografo (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902), prof. all'univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studî sulle malattiecutanee e sulla sifilide (malattia di K., nei casi più gravi associata [...] all'infezione da HIV) ...
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Medico e botanico (Alès 1706 - Montpellier 1767), autore della Nosologia methodica (1763) e del primo tentativo di classificazione delle malattiecutanee. ...
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CHIARUGI, Vincenzio (Vincenzo)
Ugo Baldini
Nacque ad Empoli il 17 febbr. 1759 dal medico Anton Gregorio, di famiglia mercantile d'origine pratese, e da Margherita Conti, che morì per il parto. S'iscrisse [...] medici, quasi tutti posteriori: dalle Lettere sopra un caso di mal venereo (Firenze 1783) al Saggio teorico-pratico sulle malattiecutanee sordide osservate nel R. OspedaleBonifazio di Firenze (ibid. 1799; 2 ediz., 1807), ai tre volumi di La fisica ...
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Luce
Rosadele Cicchetti
Dal latino lux, affine all'aggettivo greco λευκός, "brillante, bianco", il termine definisce la regione dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda compresa tra 380 e [...] bui, perché anche una breve esposizione alla luce può promuovere la formazione di tumori cutanei. La luce può causare, inoltre, malattiecutanee quando nell'organismo sono presenti sostanze fotodinamiche capaci di modificare la lunghezza d'onda dei ...
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Eritema
Giancarlo Fuga
Alessandra Gaeta
Il termine eritema (greco ἐρύθημα, dal tema di ἐρεύθω, "divenire rosso") indica un arrossamento della cute in chiazze di varia grandezza, che scompare temporaneamente [...] alcun esito o dando luogo a una desquamazione, oppure a una discromia.
L'eritema è presente nella grande maggioranza delle malattiecutanee; essendo il sintomo unico o predominante dà il nome a molte di esse, anche se non hanno nulla in comune ...
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BASSI, Agostino
Emanuele Djalma Vitali
Nacque a Mairago (Lodi). il 25 sett. 1773, da Onorato e da Rosa Sommariva. Studiò giurisprudenza a Pavia, dedicandosi contemporaneamente a studi di fisica, chimica., [...] idrofobia, la sifilide, la gonorrea, il vaiolo, il colera, la peste e molte, per non dire quasi tutte le malattiecutanee, erano generate e mantenute da esseri parassiti, vegetali o animali, di diversa specie.
Perfino il concetto di "carica microbica ...
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Unghia
Bruno Callieri
L'unghia (dal latino ungula, derivato di unguis, "unghia") è la formazione cornea dell'epidermide che nell'uomo ricopre la faccia dorsale dell'estremità delle dita; svolge essenzialmente [...] morbillo, rosolia, scarlattina) sia subacute o croniche (sifilide, tubercolosi); da intossicazioni (piombo, arsenico); da malattiecutanee (eczema, psoriasi, lichen); da turbe trofiche o nervose (morbo di Raynaud, siringomielia). Alterazioni di forma ...
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cutaneo
cutàneo agg. [der. del lat. cutis «cute»]. – 1. a. Della cute, che riguarda la cute: malattie c.; appendici c., i peli, le unghie e, negli animali, anche le corna; creste c., sottili rilievi, fra loro paralleli, presenti nella superficie...
sesta malattia
sèsta malattìa locuz. usata come s. f. – Malattia esantematica dell’infanzia, determinata da un virus (prob. un herpesvirus); ha un’incubazione di 8-14 giorni ed è detta anche esantema critico o febbre esantematica dei tre giorni...