Veterinario danese (Sorø, Sjaelland, 1848 - Copenaghen 1932); prof. dal 1880 al 1920 alla scuola veterinaria di Copenaghen, è noto per aver scoperto (1897) il bacillo dell'aborto epizootico, malattia contagiosa [...] dei bovini, ovini e suini, detto appunto bacillo di B. (attualmente: Brucella abortus). Ideò anche un metodo di cura per la tubercolosi dei vitelli ...
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Naturalista (Milano 1800 - Pavia 1874), prof. dapprima di mineralogia e zoologia (1852), poi (1863) di zoologia e di anatomia comparata all'univ. di Pavia. Eseguì ricerche sul fungo Botrytis bassiana, [...] agente patogeno della malattia del calcino del baco da seta, sulla generazione spontanea, ai suoi tempi discussa, e su diversi altri argomenti. ...
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tripanosoma Nome comune dei Protozoi Flagellati Protomonadini rappresentanti della famiglia Tripanosomatidi, parassiti sia di animali sia di vegetali, con elevato grado di polimorfismo, legato alle condizioni [...] dell’Uomo, e per esso gravemente patogeni, sono Trypanosoma gambiense e Trypanosoma rhodesiense, gli agenti della malattia del sonno trasmessi dalle mosche tsè-tsè (rispettivamente da Glossina palpalis e Glossina morsitans) e Trypanosoma cruzi ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] (v. von Economo, 1929) era errata, ma egli era certo nel giusto quando pensava che le strutture nervose lese dalla malattia epidemica avevano un'importanza critica nella regolazione del ciclo sonno-veglia.
Non molti anni dopo W. R. Hess (v., 1927 ...
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scrapie Alterazione degenerativa di alcune strutture del sistema nervoso centrale che colpisce le pecore e, più raramente, le capre; prende il nome dall’osservazione che gli animali malati si grattano [...] prurito e l’atassia. Altri segni neurologici sono il tremore, l’epilessia e la cecità corticale. Nella fase terminale della malattia l’animale è in decubito; la morte sopravviene generalmente dopo 4-6 mesi. I meccanismi di trasmissione dello s. all ...
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La sperimentazione animale
Bruno Silvestrini
(Istituto di Farmacologia, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio discuteremo la sperimentazione sugli animali nel contesto [...] base. In questo modo, col passare del tempo si è persa la nozione che i farmaci empirici, quelli che curano le malattie prima di conoscerne le cause, devono rappresentare un rimedio di emergenza, in attesa di realizzarne altri sostenuti da una solida ...
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Psicologia
C. affettiva Condizione di prolungata insoddisfazione dei bisogni affettivi fondamentali, spesso responsabile della patogenesi di numerose turbe dell’età evolutiva.
Medicina
Negli animali e [...] o l’insufficienza alimentare di uno o più principi nutritivi: protidi, glicidi, lipidi, sali, acqua, vitamine.
Malattia da c. Ogni condizione morbosa prodotta da difetto quantitativo o qualitativo dell’alimentazione (➔ malnutrizione).
Si definisce ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] errore metabolico congenito del metabolismo del rame è alla base delle degenerazioni epato-lenticolari (morbo di Wilson e malattia di Westphal-Strümpell) e un errore congenito del metabolismo del potassio nelle forme familiari di paralisi periodiche ...
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Genere di Batteri della famiglia delle Spirillacee (it. vibrione), con una trentina di specie, per lo più acquatiche, qualcuna parassita, come, per es., V. cholerae, agente del colera (➔): hanno forma [...] bastoncini ricurvi, rigidi, mobili per mezzo di un unico flagello polare, e sono gram-negativi. A Vibrio foetus è dovuta la vibriosi, malattia infettiva e contagiosa degli ovini e bovini, trasmissibile per via coitale. Può causare aborti e sterilità. ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] sir M. A. Ruffer che in tal modo conferì alla p. la dignità di disciplina autonoma, ridefinendola come "la scienza delle malattie delle quali può essere dimostrata l'esistenza sui resti umani e animali dei tempi antichi" (1913). A ciò seguì un vero ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.